A Cisternino ecco i “Borghi di luce” e una originale natività di centrini e merletti

I centri storici della Valle d’Itria, in Puglia, indossano il vestito della festa per accogliere Gesù Bambino: in piazza Pellegrino Rossi, a Cisternino, sarà allestita una natività di circa 4 metri realizzata con centrini e merletti.

La natività potrà essere ammirata da sabato 19 dicembre e si potrà visitare a partire dalle 18.

Si tratta della nuova scenografica installazione dell’artista-designer Bernardo Palazzo. La sua opera Rainbow, realizzata con i tradizionali centrini, ha attratto centinaia di visitatori, durante la stagione stiva 2020, e le sue foto hanno fatto il giro dei social.

Ed ecco che con il nuovo progetto “Borghi di luce”, realizzato da Luzzart APS e Syncretic dei fratelli Luca e Bernardo Palazzo, con il sostegno dell’amministrazione comunale, Cisternino, tra i cento borghi più belli d’Italia, ritorna a far parlar di sé.

Dal centro di corso Umberto I, un percorso sonoro e luminoso, tra case bianche di calce e vicoli punteggiati di gerani, archi, piccole logge e scalette, guiderà i visitatori sino a piazza Pellegrino Rossi. Qui, tra grandi balle di fieno, tipiche dei campi di grano pugliesi del periodo estivo, che dominano la piazza assieme a piccoli boschi di quercia, caratteristico albero della Valle d’Itria e simbolo di forza e resistenza, si potrà ammirare “La Natività nel bosco dei sette bauli” in un’atmosfera fiabesca.

Una grande capanna luminosa, un tempio di circa 4 metri che trapela ombra e luce realizzato con i merletti artigianali dell’antica tradizione tramandata dalle donne pugliesi. Accanto all’istallazione verranno collocati di giorno in giorno sette bauli celesti, ognuno dei quali, come uno scrigno, custodisce un elemento da preservare per l’umanità.

“La capanna è composta da elementi a forma di petali che, moltiplicati, creano una struttura basata sulla ripetizione del numero 3”, spiega Bernardo Palazzo.  E aggiunge: “Ho scelto un elemento geometrico di grande forza come il triangolo, che richiama la Trinità (padre, figlio e spirito santo) e la Natività (madre, padre e figlio). Un grande simbolo di continuità e infinito. L’altro materiale presente è il grano che da sempre rappresenta ricchezza e fertilità”.

Canti e suoni di diverse epoche e aree del mondo e un bosco luminoso contemporaneo fanno da scenografia a questa straordinaria installazione.

“Come il mare in tempesta logora onda dopo onda la scogliera, così giorno dopo giorno il Corona Virus continua a sgretolare le certezze di ognuno, rendendo incerto il futuro e scoraggiando ogni investimento presente. In noi, tuttavia, sopravvive una certezza, in grado di illuminare il sentiero nel qui e ora: la potenza dell’Arte e della Cultura come strumento di bellezza e di rinascita, generatrice di economia reale e coesione civile. E maggiore è la restrizione della libertà individuale per il bene comune, tanto più deve essere l’investimento in azioni per favorire la rinascita personale e collettiva. Solo seminando nella giusta stagione sarà possibile godere del raccolto tanto atteso”, concludono Luca e Bernardo Palazzo.

Ingresso principale: Corso Umberto I – Piazza Pellegrino Rossi. L’installazione è visitabile fino al 14 febbraio, tutti i giorni, nel rispetto delle normative COVID19. Ingresso libero.