Ad Aosta artigianato, tradizione ed enogastronomia, alla fiera di Sant’Orso

Imperdibile appuntamento ad Aosta con la produzione degli oltre mille artigiani che daranno vita alla storica Fiera di Sant’Oronzo giunta alla sua 1.023ma edizione.

L’edizione 2023 della fiera più antica delle Alpi si inaugurerà il 30 gennaio e proseguirà fino al 31 e si snoderà per le vie del centro storico.

Il programma della due giorni prevede musica, folklore e tradizione alla scoperta delle eccellenze della Valle d’Aosta: dal concerto di apertura all’Atelier des Métiers fra i migliori stand degli artigiani professionisti, al Padiglione enogastronomico, fino alla premiazione dell’edizione 2023.

La Fiera di Sant’Orso rappresenta la celebrazione dell’identità della Valle d’Aosta, dove l’arte manuale incontra la capacità di trasformare la materia viva, fulcro della tradizione della “gente di montagna” da migliaia di anni. È nell’artigianato tipico e nelle sue opere d’arte che si cela l’essenza più pura di questa regione e dei suoi abitanti“, affermano con orgoglio gli organizzatori.

Con oltre mille edizioni, la Fiera di Sant’Orso è la più grande delle montagne. Nata nell’anno 1000, prende vita all’interno del Borgo Medioevale di Aosta nell’area circostante la Collegiata che porta il nome di Sant’Orso. Tutto ha inizio di fronte alla chiesa dove il Santo, vissuto precedentemente al IX secolo, sarebbe stato solito distribuire ai poveri indumenti e sabot, tipiche calzature in legno ancora oggi presentate alla fiera.

Il programma delle attività di questa edizione prevede un’anteprima di eventi nel week-end di sabato 28 e domenica 29 gennaio, con l’Atelier des métiers: la grande mostra-mercato a cielo aperto che accoglie nella centrale piazza Chanoux i migliori artigiani professionisti della regione Valle d’Aosta. Fra gli stand, gli amanti del vintage potranno andare alla ricerca di veri oggetti da collezione: dai capi di abbigliamento realizzati con tessuti tradizionali alle sculture, ai mobili (dalle camere da letto alle cucine, alle librerie), fino a porte e vetri, complementi d’arredo, curiosità e tanto altro. I materiali rispettano rigorosamente la tradizione: tanto legno, ma anche pietra, rame e ferro battuto.

Nel filone dell’arte e dell’artigianato si prosegue nei giorni di fiera con la visita alla mostra “Andamenti sinuosi” a cura di Carlo Gadin con un’ottantina di opere, per la maggior parte lavori a tuttotondo. Uno spazio dedicato alla storia di un artista ancora oggi in attività, che rappresenta un vero punto di riferimento per il mondo dell’artigianato di tradizione.

Il centro di Aosta si animerà per l’ormai tradizionale veillà lunedì 30 gennaio. Dal “patois”, ovvero il dialetto valdostano, “Veillà” significa veglia: una grande festa che anima le vie del centro di cori che improvvisano concerti e gruppi folkoristici, i quali si esibiscono in brevi spettacoli, mentre ci si scalda sorseggiando del vin brulé o del brodo caldo.

E fra le attività e le proposte per i più piccoli, l’importante appuntamento dedicato alle tematiche ambientali, in collaborazione con l’Institut Valdôtain de l’Artisanat
de Tradition (Ivat), con il Centro “Europe Direct Vallée d’Aoste” e la partecipazione dell’attore Francesco Giorda del Teatro della Caduta di Torino.

Non poteva, inoltre, mancare il padiglione dedicato all’enogastronomia rivolto a tutti i foodlover, per assaporare i migliori prodotti regionali. In piazza Plouves, infatti, si potranno acquistare e assaggiare vini e prelibatezze locali, apprezzando i menu tipici proposti dalle pro-loco locali o dai ristoranti del centro cittadino.