La Regione Puglia ha comunicato, per la prima volta, i dati delle statistiche in materia di flussi dei camminatori sul territorio relative al 2022, messi a confronto con il 2021:  è emerso un aumento del +24% dei camminatori, tenendo conto solo delle richieste delle credenziali utili a tracciare il loro transito lungo i cammini.

Un dato questo che risulta chiaramente sottostimato, non essendo ancora inclusi i numeri dei turisti autonomi, delle permanenze brevi e i dati relativi alle tratte non ancora certificate.

Solo tenendo conto delle proiezioni stimate dei flussi per la Via Francigena si arriverebbe a sfiorare un +45% di incoming.  Valutando poi la ricaduta economica della permanenza dei camminatori sul territorio della Puglia per il 2022, il dato si attesta su una stima prudenziale di oltre 2 milioni di euro.

Un valore che andrebbe almeno raddoppiato, tenuto conto che in media le credenziali vengono richieste da 1 camminatore su 2, e che comunque già consente di assicurare il rientro degli investimenti pubblici effettuati sul territorio per lo scorso anno.

Altri importanti dati affiorano dalle statistiche relative alla destagionalizzazione garantita da camminatori e bikers. Infatti la stagione calda (giugno-luglio-agosto) viene tendenzialmente evitata, facendo ricadere le preferenze su aprile, maggio, la seconda metà di settembre e ottobre, mesi cardine per la strategia turistica regionale che punta ad anticipare e prolungare i flussi turistici soprattutto internazionali in Puglia. L’altro dato interessante evidenzia che oltre il 55% delle persone che camminano in Puglia a piedi è costituito da donne, spesso registrate singolarmente e non in comitiva.

Statistiche mostrate a Milano durante la tre giorni di “Fa’ la cosa giusta!”, fiera delle buone pratiche di consumo e produzione organizzata dalla casa editrice Terre di Mezzo sin dal 2004.

La Puglia è in cammino e scandisce il passo verso un turismo lento e sostenibile – ha dichiarato Gianfranco Lopane, assessore al Turismo della Regione Puglia – La nostra regione chiude la sua esperienza alla fiera ‘Fa’ la cosa giusta!’ con una consapevolezza più solida rispetto alle potenzialità del prodotto outdoor. Contiamo su numeri molto incoraggianti sul 2022: un +24% di credenziali per viandanti in Puglia e una stima di ricaduta economica che raggiunge i 2 milioni di euro solo sulla base delle credenziali. Dati che saranno approfonditi e che indicano con chiarezza una fase ascendente dell’attrattività dei cammini pugliesi con un’offerta basata su oltre 2.200 km percorribili a piedi o in bici tra passaggi naturali, benessere all’aria aperta e scoperta delle aree interne. Una proposta che stiamo potenziando e che, nel lavoro congiunto con Asset, si affianca alla componente rivolta ai turisti amanti della bicicletta con i percorsi prettamente cicloturistici. Dopo i recenti investimenti sulla segnaletica, sulle aree di sosta e gli ostelli presenti sulla rete dei cammini, proseguiremo con nuove opportunità per qualificare un prodotto turistico centrale in una strategia regionale che punta all’ampliamento della stagione turistica attraverso modelli sostenibili per l’ambiente, per l’economia delle destinazioni e per la qualità della vita delle persone che vivono e che scelgono la Puglia. Continueremo a lavorare nella piena sinergia istituzionale, in Regione e con i Comuni, e accanto agli operatori e alle associazioni, in uno scenario nazionale ed internazionale che evolve e diventa sempre più competitivo”.

parco della vigna
Parco della Vigna è sulla Rotta dei Due Mari

La Puglia è terra di Itinerari Culturali, anche religiosi, da valorizzare e da mettere in rete in un sistema integrato. In questi tracciati, si incrociano grandi e piccole comunità che custodiscono il territorio e lo straordinario patrimonio monumentale, storico e naturalistico in esso racchiuso”, il commento di Grazia Di Bari, consigliera regionale delegata alla Politiche Culturali

Oggi i cammini rappresentano una delle linee essenziali di prodotto, attraverso la quale la Puglia intende promuovere se stessa, lavorando in una logica di diversificazione dell’offerta e del prodotto, e quindi irrobustire il processo di internazionalizzazione. La maggior parte dei camminatori infatti vengono dall’estero, e sono camminatori che scelgono esattamente la Puglia per la sua qualità della vita e per la possibilità di vivere con lentezza e profondità il rapporto con il paesaggio e con il patrimonio culturale”, ha aggiunto Aldo Patruno, direttore del Dipartimento turismo.

Cucina tipica pugliese
Coreggia di Alberobello