Carnevale a Carditello alla corte di re Ferdinando IV di Borbone

Carnevale a Carditello (Caserta) alla corte di re Ferdinando IV di Borbone. E’ il suggerimento per il dine settimana.

Domenica 23 febbraio a Carditello sono in programma visite teatralizzate, spettacoli per bambini, musica e parata reale dalla Reggia alla vicina Capua

A dare il via alle celebrazioni del Carnevale sarà Re Ferdinando IV di Borbone con un cenno della mano. Aprirà così il corteo reale dal balcone principale della Reggia di Carditello.

La manifestazione è organizzata dalla Fondazione Real Sito di Carditello nell’ambito della rassegna “Carditello Spring” e sarà impreziosita da rievocazioni storiche, carri allegorici, gruppi mascherati e voli in mongolfiera.

A distanza di 200 anni, dunque, Carditello torna a essere teatro naturale di feste e rinnovamento con la visita teatralizzata “Due Ferdinandi alla corte dei Borbone”.

Prevista anche una parata reale molto suggestiva che dalla Reggia di Carditello raggiungerà la vicina Capua, con il “Re Nasone” alla guida di quattro carri trainati da cavalli.

Carditello – spiega il direttore della Fondazione Real Sito di Carditello, Roberto Formato – è stato prima un luogo di incontro tra famiglie reali e popolo, e poi di conflitto tra degrado e natura, malaffare e cultura. Carnevale dunque non è solo una festa popolare ma è soprattutto un simbolo per noi”.

Ricco il programma della giornata: si comincia alle 9.30 con il volo vincolato in mongolfiera; alle 10 giochi, musica e festoni per bambini, con “Carditello…maschere a corte”; spazio alla musica, alle 10.30, con il concerto del chitarrista Alfonso Brandi; visita teatralizzata, alle 10.30, con lo spettacolo “Due Ferdinandi alla corte dei Borbone”; festa, alle 11.30, con la grande parata “O Cafè do Re”.

L’evento prosegue nel pomeriggio, alle 16, con le animazioni per bambini e, alle 17, con il ballo storico in maschera.

Una opportunità straordinaria per i turisti che avranno la possibilità di scoprire il sito, voluto da Ferdinando IV di Borbone ed edificato intorno al 1787 da Francesco Collecini, collaboratore di Luigi Vanvitelli, impegnato anzitutto in attività di restauro e rifunzionalizzazione, con investimenti previsti per circa 17 milioni di euro nei prossimi tre anni, a valere su fondi nazionali ed europei.

Il Real Sito di Carditello ospita una palazzina reale dalle linee neoclassiche, ambienti destinati ad azienda agricola con cinque cortili ed un’area riservata alle corse dei cavalli, realizzata come un antico circo romano: due fontane con obelischi in marmo, un prato centrale – al cui centro si erge un tempietto circolare da cui il re assisteva agli spettacoli ippici – ed una pista in terra battuta.

Ancora oggi è l’unico esempio al mondo di ippodromo inserito all’interno del perimetro di un edificio: lungo le mura perimetrali, tre livelli di gradoni ospitavano sino a 30mila persone che partecipavano alle manifestazioni ippiche che si svolgevano all’interno del sito.

La tenuta era destinata all’allevamento e alla selezione di cavalli di razza reale, oltre che alla produzione agricola e casearia. Qui era situata la Reale Industria della Pagliara delle Bufale, che ospitava un importante caseificio. Rappresentava, quindi, un mirabile esempio dell’imprenditoria illuminata promossa dalla casa reale borbonica tra la fine del 1700 e la prima metà del 1800.

Dal 2018, dopo essere stato considerato per anni il simbolo del degrado e dell’abbandono nella Terra dei Fuochi, il Real Sito di Carditello è tornato ad essere un luogo di riscatto e rinascita, aperto a famiglie, bambini e rifugiati.

Per info e prenotazioni, contattare il numero 339.6861632 o scrivere alla mail segreteria@fondazionecarditello.org.