Cassa integrazione anche per il personale di Aeroporti di Puglia: l’emergenza Coronavirus sta mettendo il comparto del turismo in ginocchio con le maggiori compagnie europee che rimarranno ferme almeno altri due mesi; per non parlare delle continue drastiche riduzioni e delle cancellazioni di voli.
In Italia e nel mondo, il calo ingente del numero dei passeggeri in transito sta facendo il resto con conseguente chiusura di molti aeroporti.
Come si sa, il Covid19 sta mettendo a dura prova la tenuta dell’economia mondiale, del sistema produttivo, ma ancora si percepisce in modo distorto la quantità dei danni prodotta all’intera filiera delle persone che lavorano nel comparto del turismo.
In Puglia, secondo il dossier della Banca d’Italia, il valore del settore turistico è pari a 6 miliardi di euro. In tale contesto, anche il sistema aeroportuale pugliese viene colpito in maniera fortemente negativa.
Sono state pertanto adottate azioni tese al contenimento e alla razionalizzazione delle risorse. Per quanto riguarda le risorse umane, le decisioni prese sono da considerarsi temporanee in vista della ripresa dell’attività post emergenza grazie alle importanti decisioni riguardanti il turismo e il sistema dei trasporti, compreso quello aereo.
A partire da domani, anche per i dipendenti di Aeroporti di Puglia, al pari degli altri aeroporti italiani, si apre la procedura della cassa integrazione straordinaria.
Una misura, quella adottata dalla Società in accordo con i sindacati, inevitabile, dettata dall’emergenza, ma che non deve allarmare. Più volte, infatti è stato precisato che la cigs non porterà alla perdita di alcun posto di lavoro, ma anzi ne tutela e garantisce il mantenimento.
Questa è una condizione necessaria voluta dal management della Società, ma anche dal maggior azionista, la Regione Puglia. Il presidente, Michele Emiliano, infatti ha più volte ribadito la necessità che in questa fase complessa e delicata non solo non vengano messi in pericolo i posti di lavoro dei dipendenti, ma anche dell’indotto e soprattutto ha chiesto fermamente, anche ad Aeroporti di Puglia, di garantire i pagamenti ad aziende e professionisti.
“Fondamentale in questo momento – si legge in una nota di Aeroporti di Puglia – il senso di consapevolezza che tutti, a partire dalla Regione Puglia, stanno mettendo in campo per fronteggiare l’emergenza e cercare il prima possibile di risalire la china. Bisogna anche sottolineare il grande senso di responsabilità dimostrato dai dirigenti della Società che si sono detti disponibili a tagliare i propri compensi. A questo si aggiunge un lavoro straordinario di riduzione dei costi messo a punto dal management”.
“Solo con l’adozione di tali provvedimenti viene garantita la continuità operativa del sistema aeroportuale e la salvaguardia dei posti di lavoro e del benessere comune – prosegue la nota – Il CdA della Società sta condividendo le principali linee strategiche future con gli enti strumentali della Regione e con i maggiori esperti del settore, in modo da individuare, in sinergia con Enac e Assaeroporti, gli strumenti utili e necessari per dare maggior sostegno al settore”
Aeroporti di Puglia, inoltre, si dice alla ricerca di “nuove opportunità, convinti che da questa emergenza mondiale si debba uscire con una maggiore consapevolezza e una visione ancor più strategica sul futuro del sistema”.
Intanto, in attesa della ripresa dei voli e del sistema turistico, aeroportuale e, più in generale della mobilità, nello scalo di Bari continuano gli atterraggi dei voli umanitari. In sinergia con Regione Puglia e Protezione Civile, infatti Aeroporti di Puglia ha messo a disposizione la propria pista di volo per l’atterraggio di voli carichi di dispositivi necessari al sistema sanitario regionale per il contrasto al Covid19.