Coronavirus e viaggi, la circolare ai partner di Booking.com

La diffusione del Coronavirus sta mettendo in crisi i viaggi e l’economia turistica.

E’ di Booking.com una circolare apparsa nel sistema di prenotazione fornito alle strutture (alberghi, B&B, ecc) da cui si ha contezza delle prenotazioni e delle cancellazioni attraverso l’Ota.

La circolare fa riferimento alle cause di forza maggiore che impongono la cancellazione di un viaggio e quindi, in particolare, le tariffe non rimborsabili e quelle sotto data per le quali, di solito, si perde tutto l’importo a seconda delle condizioni più e meno flessibili.

Le cause di “forza maggiore” si applicano a tutti gli ospiti interessati da restrizioni di viaggio internazionali per persone che sono state recentemente in Cina e, in alcuni casi, a Hong Kong, Macao, Singapore, Taiwan e Tailandia. Ma queste restrizioni, implementate in oltre 60 paesi, possono ora includere i divieti di ingresso, la quarantena obbligatoria all’arrivo o la sospensione dei visti all’arrivo.

Su Booking.com – si legge nella circolare – la sicurezza dei nostri partner e ospiti è della massima importanza. A seguito dei consigli di viaggio ufficiali sul Coronavirus, è probabile che gli ospiti non siano in grado di viaggiare o soggiornare in alloggi in Cina, Hong Kong e Macao”.

Per proteggere la salute dei nostri partner e ospiti – prosegue la nota – abbiamo dichiarato le circostanze forzate (FC)”.

Quindi la specifica: “Le circostanze forzate sono estese per applicarsi a:  tutte le prenotazioni con data di arrivo fino al 29 febbraio 2020 compreso; tutte le proprietà in Cina, Hong Kong e Macao; tutte le prenotazioni effettuate da viaggiatori provenienti da Cina, Hong Kong e Macao; qualsiasi ospite interessato da restrizioni di viaggio internazionali relative al Coronavirus”.

Per tutte le prenotazioni effettuate per immobili nei suddetti paesi / regioni con data di arrivo entro il 29 febbraio 2020 – conclude la nota – ci aspettiamo che rimborsiate qualsiasi pagamento anticipato e rinunciate a qualsiasi costo di cancellazione (spese, spese e / o altri importi) in situazioni dove gli ospiti / viaggiatori hanno richiesto cancellazioni”.

In questi casi Booking.com rinuncerà alla commissione .

Ma i medici sostengono si possa tranquillamente continuare a viaggiare (Fonte TG1) e il problema se lo sta ponendo anche il mondo della moda che ha diversi interessi in Cina.

Tra gli aspetti su cui riflettere anche l’aumento del 330% del costo delle mascherine sanitarie per proteggersi dal contagio.

Interessante il confronto dei prezzi delle mascherine fatto dal giornalista Gianni Svaldi che sul suo profilo Facebook scrive:

“GUARDATE, IL 23 GENNAIO UN PACCO DA 50 MASCHERINE COSTAVA 8,9 EURO OGGI, 21 FEBBRAIO 2020, COSTA 39.50. IN BUONA SOSTANZA COSTA CIRCA IL 330% IN PIÙ.

Non basta come esempio, ne faccio un altro. SABATO 23 NOVEMBRE UN PACCO DA 100 MASCHERINE PER MEDICI COSTAVA 10, 99 EURO. OGGI SUL POPOLARE SITO (di vendite on line ndr.) COSTA 35,99 (CIRCA IL 225% IN PIÙ) E NEI GIORNI SCORSI HA RAGGIUNTO PERSINO I 100 EURO (quasi il 900% in più)”.

Qui i consigli del Ministero della Sanità: Precazioni diffusione Coronavirus

Qui le indicazioni della Farnesia per viaggiare sicuri.

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