Destagionalizzazione, formazione, fiere ed eventi gli impegni presi al Forum del Turismo di Genova

Destagionalizzazione, eventi, formazione, trasporti sono stati alcuni dei temi affrontati durante i lavori del
Forum Internazionale del Turismo Italiano organizzato dal Sole 24 Ore a Genova in collaborazione con la Regione Liguria.

Per il 2024 abbiamo tre cose su cui lavorare: destagionalizzare, poi incrementare gli eventi sportivi e le fiere per le ricadute che hanno sul territorio e la terza è la formazione del personale di servizio“, ha detto Daniela Santanchè, ministra del Turismo, nel suo intervento alla prima tappa del Forum.

La formazione

Sulla formazione ha spiegato Santanchè: “Eravamo avanti con le scuole alberghiere, ora siamo indietro. Gli Istituti tecnici erano fondamentali, ma negli anni la politica di sinistra ha cambiato tutto, si è pensato che solo il liceo era importante. Ora noi faremo il liceo Made in italy e potenziamo gli istituti tecnici. La mia grande ambizione è tra 4 anni lanciare la scuola di eccellenza nel turismo con 21 milioni già a disposizione e lavorare sulla formazione del personale che ora manca. Dobbiamo dare uno status a questi lavori che per molto tempo sono stati considerati di serie B”.

Destagionalizzazione

Quanto alle strategie di destagionalizzazione e all’introduzione dei ticket nelle città d’arte, Santanchè ha aggiunto: “Una volta in agosto era tutto chiuso, oggi non è più così, è cambiato il mondo, c’è una trasformazione del mondo del lavoro, abbiamo bisogno di destagionalizzare, non di avere ticket per entrare nelle città d’arte. Finora abbiamo subìto il turismo, ora dobbiamo incentivare gli eventi sportivi come Milano-Cortina che non è solo Milano-Cortina, ma deve essere il sistema Italia. Che non deve essere soltanto quello del turismo a 5 stelle, ma di tutta la filiera.”

Stagione 2023, il bilancio

Quindi si è passati al bilancio della stagione 2023: “Il bilancio del turismo è estremamente positivo nel 2023, non sta andando bene ma benissimo. I numeri non dicono molto, ma c’è una grande voglia di Italia. Nel 2023 ci sono state 445 milioni di presenze” è stato mediamente ”speso l’8% in più” e c’e’ stato un allungamento del soggiorno medio di 1 giorno in più rispetto all’anno scorso.

Durante i lavori si è fatto riferimento anche alla ristoratrice morta e all’aumento delle corse dei Taxi.

Ristoratrice morta

Il caso della povera ristoratrice che si è uccisa ci pone una riflessione – ha detto Santanchè – Gli alberghi e i ristoranti ormai vivono su quelle che sono le recensioni. Ormai le prenotazioni digitali arrivano anche fino all’85% e tutto questo si avvale di recensioni. Quindi possono fare la fortuna o la rovina di un ristorante, di un locale, di un albergo. Ed è una cosa pazzesca perché sono 4 parole, magari scritte così come “fa schifo!” oppure “si mangia benissimo”. Ma, dato che ormai questo è un mondo che ci appartiene e non possiamo più vivere senza il digitale, bisogna riflettere e regolamentare questo mondo. Ma il nostro Governo è pronto“.

Taxi e aumento delle tariffe

Sui taxi non voglio scaricare la responsabilità, ma è una questione in capo ai Comuni. Quando vado a Milano e Roma vedo la gente che la fila per i taxi. In Italia si vive di corporazioni e giustamente si difende il proprio lavoro, ma bisogna intervenire ma non contro di loro. Fare il Sindaco è un mestiere difficile da fare. Dobbiamo smetterla di pensare di essere contro i tassisti. Non sono contro i tassisti, ma dobbiamo confrontarci per capire le esigenze di tutti e migliorare il servizio”.

Trasporti

Sui trasporti si è soffermata Marina Lalli, presidente di Federturismo Confindustria: ”Oggi viviamo di tanti piccoli viaggi e alcune destinazioni vincono la sfida perché raggiungibili facilmente con mezzi pubblici. Dobbiamo rendere efficienti le reti del trasporto e della mobilità. In un fine settimana è impossibile raggiungere una destinazione lontana che ha bisogno di un giorno per raggiungerla’‘.

Il turismo – ha proseguito – è l’esaltazione delle caratteristiche di un territorio, le imprese fanno questo creando soprattutto ‘i turismi’ con le loro specificità. Ci sono imprenditori che creano destinazioni che prima non c’erano, come ha fatto l’Aga Khan in Sardegna o come si è fatto a Cervinia con le piste da sci o nella Puglia, che è la mia Regione, con la diffusione delle masserie. E spesso non si dà il giusto riconoscimento all’imprenditore in questo suo ruolo di creatore di nuove destinazioni turistiche dove prima non c’erano”.