“Alberobello, lavorando in sinergia con i Sindaci dei Comuni della Valle d’Itria e di altri territori pugliesi, può diventare il Comune pilota di un programma di sviluppo dell’economia del turismo sempre più declinato in chiave europea e internazionale“. Lo ha sostenuto Francesco De Carlo sindaco di Alberobello a conclusione della prima edizione degli Stati Generali del Turismo e della Cultura che si è tenuta nella Capitale dei Trulli patrimonio Unesco.
Tre giorni di lavori hanno riunito i sindaci dei Comuni della Valle d’Itria e numerosi addetti ai lavori dell’accoglienza turistica. Giornate in cui si sono avvicendati produttivi momenti di confronto e condivisione dei nuovi trend e bisogni che i nuovi “turismi” stanno facendo emergere.
Durante gli Stati generali importanti gli input emersi durante i sette tavoli tematici di lavoro: enogastronomia e percorsi del gusto; il turismo nella città che si rigenera tra sostenibilità, ambiente, attrattività, sport e accessibilità; percorsi ambientali, cammini, bike e bycicles: percorsi tra centro urbano e natura; turismo nuove tendenze, innovazione e trasporti; accoglienza e ricettività; artigianato locale e tradizione e commercio di qualità; turismo culturale: piani di programmazione e sviluppo marketing.
Tavoli che hanno visto partecipare 175 addetti ai lavori tra imprenditori, esperti del mondo del turismo e rappresentanti di associazioni culturali e di categoria. Momenti in cui si è discusso sull’importanza della valorizzazione della qualità e della stagionalità nei percorsi del gusto, sull’opportunità di considerare nuovi itinerari ambientali e naturalistici ( e sulle relative strutture ricettive) da abbinare a quelli del centro città, sull’importanza dell’accoglienza passando dalla creazione di un portale turistico (con App correlata) in grado di suggerire in tempo reale gli esercizi aperti e operativi da raccomandare ai visitatori.
Si è discusso anche delle nuove tendenze, tra cui il turismo delle radici e sull’importanza della formazione per gli operatori del settore, comprendendo tutto l’indotto ma senza trascurare i cittadini, che questi luoghi li vivono e li abitano quotidianamente. Si è dibattuto sull’importanza di portare la sostenibilità nel turismo e di come rendere accessibile e vivibile le città senza incorrere nel rischio di overtourism.