Un libro, un racconto, un viaggio nella letteratura che diventa attrattore turistico nel vero senso del termine. Torna a Pienza dal 2 al 4 giugno Emporio Letterario, un festival culturale organizzato dall’associazione Compagnia del Teatro – Caffeina Eventi e diretto dallo scrittore Giorgio Nisini. Un’occasione per tutti coloro che vogliono immergersi nella natura incontaminata della Val d’Orcia in Toscana tra Siena e Grosseto in cui splende Pienza, conosciuta come la ‘Città ideale’, Patrimonio Unesco dal 1996. Un vero gioiello rinascimentale progettato da Pio II, grande papa umanista.

In questa cornice esclusiva si svolgerà Emporio Letterario. Un viaggio speciale, evocativo e culturale. Un appuntamento per veri appassionati che potranno inseguire con la fantasia e il pensiero le parole scritte da autori come Walter Siti, Gianrico Carofiglio, Umberto Galimberti, Antonio Pascale, Marino Sinibaldi, fluttuanti tra la centralissima Piazza Pio II e l’adiacente cortile di Palazzo Piccolomini.

Ci saranno anche lezioni a tema con due sezioni speciali: Emporio fumetto e Emporio musicale. La prima vedrà la partecipazione di Simona Binni e Cinzia Tani, autrici di Storia di una Famiglia e Marco Taddei e La Came con Malanotte – La maledizione della Pantafa, all’interno del Cortile di Palazzo Borgia.

Nel Giardino della Fondazione San Carlo Borromeo si svolgeranno invece gli eventi dell’Emporio dei piccoli.

Una proposta ampia quella studiata dal direttore Nisini che comprende ogni ambito del pensiero contemporaneo. Il tutto in uno scenario paesaggistico, architettonico, artistico d’eccezione e con una ricca offerta eno-gastronomica. Pienza terra di oliveti e vigneti, famosa per lo zafferano, i funghi, i tartufi e la selvaggina, ma soprattutto per un pecorino di altissima qualità.

Un fine settimana per stare insieme e ascoltare grandi pensatori in nome dei libri e con i libri.

Si partirà il 2 giugno con un ospite d’eccezione, Michele Ainis, costituzionalista e scrittore, che presenterà il libro Trilogia degli specchi. La sua presenza sarà particolarmente simbolica nel giorno della Festa della Repubblica italiana. Nella stessa giornata anche Giuseppe Lupo, Leonardo Varasano e Gaia Manzini. Per concludere la prima giornata ci sarà un evento-speciale con Umberto Galimberti dal titolo ‘Quando la vita era governata dal cuore – le emozioni e i sentimenti nell’età della tecnica’. Accompagnato dal performer letterario Raffaello Fusaro, il filosofo parlerà di emozioni e di risonanze emotive in un tempo anestetizzato dal digitale.

Tra i grandi protagonisti di sabato 3 giugno, l’autore Gianrico Carofiglio che dialogherà in pubblico sui suoi libri e sulla sua scrittura narrativa e Antonio Pascale con lo spettacolo L’oasi del pessimismo’ ispirato al suo libro L’altra scommessa. Pascal, indagine sul pessimismo’. Si affronterà anche il tema dei giovani con lo speciale progetto dedicato alle parole e al cambiamento, Generazioni a confronto’, del cantautore Giovanni Caccamo e della scrittrice Cristina Dell’Acqua. I due protagonisti, attraverso un dialogo generazionale con il pubblico, presenteranno il libro Manifesto del cambiamento – Parola ai giovani’. E, ancora sabato, lo scrittore Walter Siti animerà il festival con Tutti i nomi di Ercole. La magnifica merce e altri racconti’, antologia che raccoglie i più bei racconti firmati dall’autore negli ultimi vent’anni e che hanno come tema in comune un grande campo magnetico: il corpo. Nella stessa giornata si potranno ascoltare le parole dell’autrice Anna Luisa Pignatelli.

Domenica 4 giugno avrà ospiti Vittorio Emanuele Parsi con ‘Il posto della guerra. Il costo della libertà’ e Malika Ayane con un libro di racconti Ansia da felicità’, prima prova narrativa della cantautrice. Sarà presente anche uno spazio per riflessioni su Idee/narrazioni/immaginari, come recita il sottotitolo della rivista Sotto il vulcano diretta da Marino Sinibaldi che racconterà il nuovo numero, Sopravvissuti, curato da Paolo Giordano, e un incontro con la scrittrice Virtus Zallot.

A chiudere la scrittrice camerunese Patricia Tomaino Ndam Njoya, un ponte di integrazione interculturale, interreligiosa, interpersonale, necessario in un viaggio che non vuole solo essere solo evasione e condivisione, ma esperienza di ricerca unica e irripetibile.