Federalberghi al Governo: no all’aumento dell’imposta di soggiorno

Riceviamo e pubblichiamo da Federalberghi:

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Il settore, che รจ tra i primi a contribuire alla crescita del PIL e dellโ€™occupazione, ha da poco rinnovato il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro, sobbarcandosi un onere rilevante. Lโ€™obiettivo comune devโ€™essere quello di sostenerne la crescita, non di frenarla.

Con queste parole, Federalberghi commenta la proposta che sta circolando in ambienti governativi, che autorizzerebbe ad applicare lโ€™imposta di soggiorno in tutti i 7.904 comuni italiani (oggi la possono applicare solo i capoluoghi di provincia, le unioni di comuni e i comuni turistici) e ad aumentarne lโ€™importo.

Ad esempio, per una camera in un hotel a tre stelle dal prezzo di 100 euro, si pagheranno sino a dieci euro per notte, come se da un giorno allโ€™altro il peso dellโ€™IVA (che รจ pari al 10%) venisse raddoppiato.

La federazione degli albergatori ricorda che sono trascorsi solo pochi mesi da quando, in vista del Giubileo, il tetto massimo dellโ€™imposta di soggiorno รจ stato elevato del 40%, passando da 5 a 7 euro per notte e per persona ed รจ stata introdotta la possibilitร  di utilizzarla per coprire i costi della raccolta rifiuti, snaturando le finalitร  dellโ€™istituto.

A chi ha la responsabilitร  di definire la politica nazionale, Federalberghi chiede di imporre una corretta disciplina di bilancio agli enti locali, anzichรฉ fornirgli gli strumenti per peggiorare la situazione.

Chiediamo inoltre che venga istituito con legge nazionale un fondo destinato a sostenere in via permanente la riqualificazione delle imprese turistico ricettive, e che ne venga garantito il finanziamento automatico attingendo a una parte del gettito dellโ€™imposta di soggiorno.

Federalberghi ribadisce altresรฌ la proposta di finanziare le funzioni svolte dagli enti locali in campo turistico con modalitร  diverse dallโ€™imposta di soggiorno.

Ad esempio, in luogo di una tassa pagata solo dagli ospiti delle strutture ricettive, si dovrebbe istituire una city tax o attivare una compartecipazione degli enti locali al gettito IVA di tutte le attivitร  produttive che traggono beneficio dall’economia turistica.