Feste ed eventi di Primavera in Sicilia, Scicli apre con la Cavalcata di San Giuseppe

Scicli, nel ragusano, è un comune che conta meno di 30mila abitanti, ma la sua effervescenza culturale la rende un palcoscenico perfetto per le Feste di primavera. Feste che, dal 2011, fanno parte del Reis, il Registro delle eredità immateriali della regione siciliana, patrocinato e protetto dall’UNESCO per sottolinearne l’immenso valore culturale, sociale e religioso.

Scicli comincerà ad attrarre turisti e visitatori nel fine settimana che va dal 15 al 17 marzo quando sarà di scena la Cavalcata di San Giuseppe, la caratteristica infiorata a cavallo, che inaugura le cosiddette Feste di Primavera insieme poi ai riti della Settimana Santa, alla Pasqua e, infine a maggio, alla festa della Madonna delle Milizie.

La Cavalcata di San Giuseppe rappresenta un appuntamento immancabile per gli sciclitani. Solennità che affonda le sue radici nella notte dei tempi, coniugando riti e simboli pagani insieme alla tradizione cristiana, la festività ricade all’inizio della primavera quando un tempo venivano celebrati i riti propiziatori per assicurarsi un buon raccolto e auspicare il risveglio della natura con l’avvento della bella stagione.

Protagonisti della festa sono simboli come il fuoco, il fiore, il cibo, tramutati di significato e utilizzati per guidare e salutare la fuga in Egitto della Sacra Famiglia.

Seguire il percorso dei cavalli vestiti con grandi bardature decorative composte da profumate violacciocche (‘U balicu) è un’esperienza unica da vivere. Una esperienza permeata dall’odore dei fiori di cui sono composti i meravigliosi manti dei cavalli. Profumi che invadono la città mentre i cavalli sfilano lungo le vie alla luce dei falò.

Una sfilata caratterizzata dal suono incessante dei campanacci, a corredo sonoro dell’evento, e dalle urla dei bardatori e dei devoti che incitano San Giuseppe al grido, profondo e forte, Patrià, Patrià, Patriaaarcaaa!!!, in grado di emozionare sempre gli sciclitani e gli spettatori mentre si aprono in due per far passare la Sacra Famiglia in fuga da Re Erode verso l’Egitto.

Non meno speciale sarà la Settimana Santa, dal 24 al 31 marzo, che culminerà con la Pasqua, il giorno più importate dell’anno per gli sciclitani.

La Domenica delle Palme è, infatti, l’inizio di un percorso mistico, intimo, spirituale che conduce sciclitani e ospiti viaggiatori, credenti e non, attraverso un viaggio esperienziale pieno di emozioni e suggestioni, alla Pasqua, rendendo veramente nostro il viaggio dalla vita alla morte e alla resurrezione di Cristo.

Il silenzio che avvolge la città durante i riti della Passione, con diverse processioni uniche ed eventi ogni giorno, diventa fragoroso e felice frastuono la mezzanotte della domenica quando all’interno della Chiesa di Santa Maria la Nova si consuma la Resuscita e il Gioia, il Cristo Risorto, saluta la sua città devota benedicendone i nati nell’ultimo anno grazie al rito del Crisci Crisci.

La domenica di Pasqua è un tripudio unico di fede, felicità e idolatria che ha pochi paragoni; in una città impazzita L’Uomu Vivu “barcolla, traballa, sul dorso della folla”, come ha scritto e canta il grande cantautore Vinicio Capossela, dall’ora di pranzo fino a notte fonda in un crescendo costante di emozioni sempre nuove e senza fine.

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La foto di copertina è stata fornita da Valerio De Luca ufficio stampa