
Sapori autentici e tradizione nel ricco programma della 75° Fiera Nazionale del Peperone di Carmagnola, che si svolgerà dal 30 agosto all’8 settembre. La manifestazione fieristica si distingue in Piemonte come una delle più prestigiose nel settore enogastronomico, perché la più grande in Italia dedicata a un prodotto agricolo.
Un appuntamento cultural-gastronomico imperdibile per gli amanti dell’ottimo cibo che vedrà per dieci giorni una serie di appuntamenti collaterali, quali showcooking, tavole rotonde, degustazioni guidate, ma anche spettacoli e concerti. All’interno della Fiera, infatti, negli anni si è affermato, quasi come un’iniziativa indipendente, il “Foro Festival”, evento collaterale in cui si sono esibiti importanti nomi del panorama artistico nazionale e internazionale.
Vetrina per la conferenza di presentazione un luogo esclusivo: l’Abbazia Santa Maria di Casanova. Una bellezza architettonica costruita intorno al 1150 e che costituisce uno dei primi esempi di gotico in Piemonte, con successivi rimaneggiamenti barocchi. Della fondazione originaria resta oggi soltanto la chiesa, con facciata rifatta nel 1680.
“La Fiera non è solo un evento gastronomico, ma una celebrazione della nostra cultura, delle nostre tradizioni e dell’innovazione agroalimentare – ha detto Ivana Gaveglio, sindaca di Carmagnola – ci si potrà immergere in dieci giorni di festa, con un ricco programma che spazia da eventi gastronomici con piatti tipici e creativi, a spettacoli, concerti e appuntamenti culturali. Non mancheranno momenti dedicati alla sostenibilità, con l’uso di materiali ecosostenibili e iniziative volte a ridurre l’impatto ambientale della manifestazione, nostro importante obiettivo da diversi anni”.
Un’occasione da non perdere per visitare Carmagnola, un antico borgo medioevale a 30 km da Torino, famoso per la canapa, ricco di cultura e storia con le sue meraviglie artistiche e vari musei.
La sua origine risale all’anno Mille e vide un importante sviluppo sotto i marchesi di Saluzzo tra il Duecento e il Cinquecento. Resta come testimonianza il Castello eretto per volere di Manfredo II di Saluzzo, dove oggi ci sono gli uffici del Comune. Sempre nel centro storico da visitare la chiesa del Quattrocento di Sant’Agostino e la Chiesa Collegiata dei santi Pietro e Paolo, in cui confluiscono varie epoche e stili. Un altro luogo da visitare è Palazzo Lomellini del XV Secolo.
Una terra contesa da illustri famiglie nei secoli, dominata dagli Spagnoli e poi dai Francesi fino ad arrivare ai Savoia.
Da visitare: il Museo civico navale, il Museo tipografico “Rondani”, il Museo civico di Storia Naturale e l’Ecomuseo della Cultura della lavorazione della Canapa.
Un borgo situato in un ecosistema composto da terreni umidi, sabbiosi. Habitat felici per numerose specie di flora e fauna lacustre come il Parco Fluviale del Po, il Bosco del Gerbasso, il Parco Cascina Vigna e la Riserva Naturale Speciale della Lanca di San Michele.
“La manifestazione coinvolgerà e valorizzerà tanti punti del nostro bellissimo centro storico, con un’importante novità: l’ampliamento dell’area della fiera con un nuovo anello che si estenderà fino a Corso Sacchirone e al Villaggio delle Pro Loco – ha detto Domenico La Mura, assessore alle Manifestazioni, Commercio e Mercati – quest’anno ci sarà l’obbligo per tutte le attività di somministrazione di alimenti di includere una pietanza al peperone nel loro menu. E anche gli stand commerciali dovranno avere il nostro ortaggio simbolo, valorizzando così l’eccellenza agroalimentare del territorio”.
Il Piemonte non è solo l’unico protagonista, nel tempo si sono aggiunte anche altre regioni che durante l’evento espongono prodotti del proprio territorio proprio per il prestigio che la Fiera Nazionale del Peperone di Carmagnola ha acquisito nel settore anche a livello internazionale.
Tra le regioni presenti anche la Puglia che proporrà un nuovo format di street food “Viva la Puglia” all’insegna della genuinità. La cucina pugliese ha come garanzia la scelta di materie prime che fanno la differenza e rendono unici i piatti tipici della tradizione.
Tra le novità di questa edizione “Casa Puglia” un viaggio nei sapori che inizia dalla Daunia e Gargano, per passare poi dalla Murgia e alla Terra di Bari per poi concludersi in Valle d’Itria e Salento.
Si potranno seguire laboratori di pasta fresca, orecchiette e cavatelli o degustare gli spaghetti all’assassina, piatto reso noto dal personaggio di Lolita Lobosco, ideata dalla scrittrice Gabriella Genisi e interpretata in una fiction televisiva dall’attrice Luisa Ranieri. Non possono mancare prodotti unici come le bombette di Martina Franca, il pasticciotto salentino e lo spumone di Conversano.
Una ricerca di identità anche nell’esposizione di creazioni in ceramica e nell’allestimento degli stand. Un richiamo visivo ai trulli, le tipiche costruzioni coniche in pietra a secco della Valle d’Itria, oggi patrimonio dell’Unesco.
Un mix di gusti e varietà condito dall’energia del folclore della pizzica, tipica danza e musica salentina.
Protagonista, però, resta sempre il peperone di Carmagnola che farcirà le tipiche focacce di questa regione così lontana e che illustri chef pugliesi lo rivisiteranno in piatti tipici della propria tradizione culinaria.