Fs Italiane, accanto a chi ha bisogno, ha presentato il bilancio degli help center in Puglia e in Italia. Sono stati oltre 99.527 gli interventi di assistenza effettuati nel 2020 dall’ Help Center di Bari Corso Italia. Tra questi, la stragrande maggioranza, oltre 97mila hanno riguardato i servizi di sostegno di base- come docce, erogazione di pasti e distribuzione di vestiario – mentre 2.323 sono stati rivolti a interventi di accompagnamento e orientamento sociale e lavorativo.
Oltre 473mila gli interventi di assistenza a persone in difficoltà realizzati dai 18 Help Center presenti nelle stazioni ferroviarie italiane.
L’Help Center è uno sportello di ascolto situato nei pressi delle stazioni ferroviarie. Offre servizi per la persona e orienta le persone in difficoltà verso i servizi sociali della città (centri di accoglienza, comunità terapeutiche, associazioni specializzate) per elaborare percorsi mirati di recupero e reinserimento sociale.
I servizi di assistenza nell’Help Center barese hanno raggiunto 662 utenti, di cui il 36% già fruitori dell’Help Center e il 64% nuovi. In particolare, l’86% sono uomini e il 14% donne e 2 le persone transessuali. Per quanto riguarda la nazionalità il 27% degli utenti sono italiani, il 6% comunitari e il 67% extracomunitari.
Un anno condizionato dall’emergenza Covid-19 che, a fronte di una riduzione del numero totale degli interventi rispetto al 2019 dovuta, a causa della pandemia, alla chiusura temporanea di alcuni servizi e alla limitazione forzata degli spostamenti, ha visto aumentare del 2% le richieste di beni di prima necessità.
E’ quanto emerge dal Rapporto dell’Osservatorio della Solidarietà nelle Stazioni Italiane (ONDS).
Nel 2020 agli Help Center della rete ONDS si sono rivolte 15.676 persone (-30% rispetto al 2019). I nuovi utenti, ossia le persone che per la prima volta sono state prese in carico dai servizi sociali di stazione della rete ONDS, sebbene siano diminuiti in valore assoluto (-37% rispetto al 2019) superano comunque il 52% degli utenti totali.
Significativo l’aumento dei cittadini italiani che hanno chiesto assistenza agli Help Center, con la percentuale cresciuta dal 24% del 2019 al 28% (4.089) del 2020. Il numero maggiore di persone in stato di necessità che ha chiesto assistenza è rappresentato dagli stranieri: nel 2020 sono stati 11.587. Di questi 1.405 cittadini comunitari (9%) e 9.255 extracomunitari (63%). Gli uomini restano la maggioranza: 12.540 (82%) degli utenti; le donne 2.758 (18%) e 26 le persone transgender.
Nel 2020 sono stati circa 49 mila gli interventi di supporto e orientamento sociale e oltre 424 mila gli interventi di “bassa soglia” (distribuzione di pasti, coperte, abiti e beni di prima necessità) per un totale di 473 mila interventi di assistenza (-9%) rispetto al 2019, dovuto in particolare a una riduzione del 52% degli interventi di orientamento sociale e a un aumento del 2% degli interventi a bassa soglia, nonostante il calo degli utenti.
Attualmente la Rete di solidarietà comprende 18 Help Center, sportelli di ascolto situati all’interno e/o nelle zone limitrofe delle stazioni ferroviarie che orientano le persone in difficoltà verso i servizi sociali della città (centri di accoglienza, comunità terapeutiche, associazioni specializzate) per elaborare percorsi mirati di recupero e reinserimento sociale. I locali sono concessi in comodato d’uso gratuito da FS Italiane e sono gestiti da Associazioni a scopo sociale locali, d’intesa con i Comuni. I primi due centri sono stati istituiti nelle stazioni di Roma Termini e Milano Centrale: ad essi si sono aggiunti quelli di Bologna, Chivasso, Torino, Genova Cornigliano, Firenze Santa Maria Novella, Pescara Centrale, Napoli Centrale, Foggia, Reggio Calabria, Messina, Bari, Catania, Brescia, Pisa e Cagliari. Infine, a Rovereto, è stata inaugurata da poche settimane “La Foresta – Accademia di Comunità”, il nuovo centro di assistenza.