“Guida ai luoghi geniali”, in viaggio per l’Italia con papà

Guida ai luoghi geniali” in viaggio con papà per l’Italia scoprendo le mete più curiose tra scienza, tecnologia e natura per piccoli e grandi esploratori.

E’ il diario di viaggio di Devis Bellucci, edito da Ediciclo, che raccoglie più di 100 destinazioni tra musei, parchi tecnologici, planetari, miniere, orti botanici, acquari e siti d’interesse geo-paleontologico da visitare con i propri bimbi.

“Una guida speciale, dedicata alle menti curiose che non smettono di farsi domande”, riferisce l’autore a valigiamo.it

Scrittore, insegnante di matematica, giornalista e blogger, oggi collabora con diverse testate tra cui Vanity Fair e Travelglobe.

Negli anni ha pubblicato cinque romanzi, l’ultimo nel 2017 e cura il blog www.ditantomondo.com. Ha due figli di sette e nove anni che da sempre lo accompagnano, con molta pazienza, nei suoi lunghi viaggi on the road.

Devis, come nasce l’idea di raccontare i luoghi geniali?

L’idea è nata un po’ da sé, dato che io ho due grandi passioni – il viaggio e la scienza – e di entrambe sono riuscito a fare un lavoro. Per oltre dieci anni ho svolto ricerca nel campo dei biomateriali per protesi e adesso insegno matematica in una scuola superiore; allo stesso tempo, sono anche giornalista di viaggio: coi miei articoli e le mie foto amo raccontare i luoghi più belli del mondo. Dopo un po’ di ricerca sul web, mi sono accorto che mancava una guida capace di coniugare viaggio e scienza. Ricordiamo che l’Italia ha un’illustre tradizione scientifica e primeggia nel campo della tecnologia e dell’innovazione. Siamo la patria non solo dei vari Enrico Fermi, Guglielmo Marconi o Galileo Galilei, ma anche di Enzo Ferrari o del meno noto Gianni Caproni, un pioniere dell’aviazione. A questo si aggiunge che sono il fortunato papà di due bambini di sette e nove anni; io e mia moglie siamo sempre alla ricerca di destinazioni dalla forte valenza didattica. Così, un po’ alla volta, ho cominciato a scandagliare i vari musei di chimica, fisica, matematica, scienze naturali, quindi le curiosità geologiche, gli osservatori astronomici, i giacimenti fossili, etc., fino ad arrivare alle grotte e alle miniere, le porte d’accesso ai misteri del sottosuolo. Alla fine ho messo insieme tutto ed è nata la “Guida ai luoghi geniali”. Li ho chiamati così perché, idealmente, questi luoghi sono capaci di risvegliare il genio creativo che è in noi, ispirando sogni del tipo: “Da grande farò il vulcanologo. O l’astronomo, il biologo marino, l’esploratore, il chimico…”

Quali sono i luoghi che andrebbero scoperti per primi?

Mi viene da dire: quelli vicini a casa nostra. Nel libro ci sono tantissimi siti, con immagini e cartine, e spero sempre che i lettori dicano: “Non lo sapevo che a due passi da dove vivo ci fosse un posto simile”. A parte questo, abbiamo in Italia alcune destinazioni assolutamente da non perdere. Penso ad esempio al Museo Galata di Genova, tutto dedicato al mare, al MUSE di Trento per le scienze naturali, al Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo Da Vinci di Milano – spettacolare – o alla Città della Scienza di Napoli. Innumerevoli sono le destinazioni di interesse geologico: prendiamo i vulcani delle isole Eolie o la favolosa salita al cratere del Vesuvio, le Grotte di Frasassi a Genga (Ancona) o quelle di Castellana in provincia di Bari.

Ha avuto modo di viaggiare per la Puglia? Che cosa consiglierebbe?

Chiaro che sì! Adoro la Puglia e ci sono stato molte volte. Ho già accennato prima alle stupende Grotte di Castellana, da non perdere. Già che siamo in zona, se avete con voi dei bambini li porterei nel vicino Parco dei Dinosauri, dove si trovano delle riproduzioni realistiche, a grandezza naturale, dei grandi rettili estinti. Sempre in provincia c’è la Cittadella Mediterranea della Scienza, che si trova a Bari. Spostandoci più a Sud, può sembrare curioso, ma in Salento si trovano non uno, ma due bellissimi parchi astronomici nell’arco di pochi chilometri: il Parco Astronomico San Lorenzo e il Parco Astronomico Sidereus (a Casarano e Salve – Lecce), immersi in un contesto idilliaco. Infine, nella Guida ho dato spazio anche alle saline, che spesso coniugano la suggestione della natura all’archeologia industriale. Le saline più belle d’Italia si trovano a Cervia – in Romagna – quindi nel Trapanese e proprio in Puglia, a Margherita di Savoia. Meravigliose.

In quanto tempo ha scritto la guida?

Per la scrittura c’è voluto circa un anno. Gran parte dei siti descritti li avevo già visitati.

Quale parte della Guida le piace di più?

È stato molto interessante scrivere tutta la parte dedicata alle miniere, una delle mie passioni. Anche in questo caso, molti lo ignorano, ma in Italia abbiamo una miriade di siti minerari abbandonati e visitabili. Sono luoghi davvero affascinanti, dove si possono ammirare splendidi minerali insieme a malinconiche vestigia industriali e qualche volta pure un borgo fantasma. Penso ad esempio al Parco Archeominerario di San Silvestro, in provincia di Livorno: qui è stato riportato alla luce un antichissimo borgo di minatori che risale al ‘300. Le miniere più belle, tuttavia, sono quelle della Sardegna. Pensate che il Parco Geominerario Storico e Ambientale dell’isola si estende nei territori di 81 comuni. Ce n’è da vedere per una settimana.