
Il ponte dell’Immacolata in Italia tra città d’arte e capoluoghi a vocazione turistica con qualche curiosità
Se avete atteso tariffe più vantaggiose per muovervi per l’Immacolata, avete fatto bene. Il last minute, il viaggio con prenotazioni all’ultimo minuto, sta diventando una filosofia di vita, ma anche una necessità: si risparmia almeno il 20% sulle tariffe standard di alberghi e B&B. Sono 7 le mete che vi proponiamo: Torino, Milano, Roma, Firenze, Napoli, Bari e Palermo. Per ogni città c’è almeno un motivo per tornarci o per visitarla per la prima volta e quasi tutte hanno in programma eventi di food per strada e anche questo costituisce un bel risparmio. Sono città raggiungibili in auto tranne Palermo che è comunque ben collegata con voli frequenti da e per il “continente”.
Di Torino vi abbiamo parlato di recente, ma torniamo a farlo volentieri perché abbiamo scoperto che potrete fare scorte di PaneRicordi. Sono forme di pane fresco e croccante, cotto in forno a legna, venduto tra cristalli e porcellane pregiate. Sì, avete letto bene. Si tratta di un felice matrimonio tra una start up e il noto show room di cristallerie Prochet. Qui, tra piatti e bicchieri, troverete fino a Natale il pane preparato come si faceva una volta. A dargli forma persone fuggite dalle città alla ricerca di luoghi incontaminati. Posti dove l’acqua e l’aria sono ancora pure. In un angolo di paradiso incontaminato, contadini di nuova generazione hanno ripreso a coltivare grani autoctoni, la segale, il grano saraceno, quello tenero antico e il farro. Le 5 macine a pietra di cui dispongono, il buratto per setacciare le farine integrali, le lunghe lievitazioni naturali, il grande forno a legna alimentato con le fascine recuperate dalla pulizia dei boschi, hanno fatto il resto.

Ad avere dato forma e fragranza al PaneRicordi è stata, quindi, la start up piemontese creata dallo chef Matteo Miscioscia, pugliese di nascita, ma piemontese d’adozione, e dal panificatore Marco Martini. Ma fate attenzione: se volete acquistare quel pane lo dovete prenotare entro il mercoledì di ogni settimana e si ritira il venerdì da Prochet, in via Pietro Micca, 6 sotto i portici più belli di Torino. Info su: www.facebook.com/PaneRicordi/. Un pane talmente buono da rimanere fragrante una settimana; se non finisce prima.
A Milano si va perché il ponte dell’Immacolata coincide con i festeggiamenti in onore del patrono della città: Sant’Ambrogio. Dal 7 al 10 dicembre è tradizionale l’appuntamento con Oh Bej! Oh Bej!. E’ il mercatino natalizio per antonomasia di Milano. E’ allestito tra piazza Castello, via Gadio e piazza del Cannone. “Oh Bej! Oh Bej!” (belli belli) è l’esclamazione che fecero i bambini milanesi vedendo i doni che il Papa mandò loro per farsi ben volere dalla cittadinanza attraverso l’inviato papale Giannetto Castiglioni nel 1510. Sempre a Milano, fino al 10 dicembre si potrà godere della Prima diffusa. In 30 distinti luoghi della città andranno in scena diversi spettacoli a cura del teatro La Scala. L’obiettivo del progetto è quello di rendere l’opera accessibile a tutti.
Roma si sceglie per mille motivi. Perché ce la invidiano da tutto il mondo. Perché è unica e perché non smette mai di stupire e affascinare. Ma in questo periodo si va anche per il mercatino di Natale all’Eur o per la pista di pattinaggio della Galleria Commerciale Porta di Roma. Nella capitale prosegue la mostra delle opere di Picasso, alle Scuderie del Quirinale, e quella di Monet al Complesso del Vittoriano. Ci sono poi “i 100 presepi” nella Basilica di Santa Maria del Popolo. Il 10 dicembre, se non avete fretta di tornare, potreste partecipare al Concerto di Natale. All’Auditorium Conciliazione solisti di fama internazionale cantano ogni genere musicale, dalla lirica, al gospel, al jazz.
Info e biglietti: (+39) 0668136738.
Firenze ripropone la sua pista di pattinaggio del Winter Park in riva all’Arno, ma anche il Weihnachtsmarkt a Santa Croce. Si tratta di un mercatino di Natale tedesco dove è possibile acquistare specialità gastronomiche tipiche come i wurstel, i crauti, gli stinchi di maiale, bretzel e strudel, oggettistica e altri prodotti tipici della Germania. Proprio dal giorno dell’Immacolata la città s’illuminerà con le luci del F-Light. Piazze e monumenti saranno coinvolti in giochi luminosi e proiezioni. Sempre in giornata, in piazza Duomo, alle 18, sarà rinnovato l’appuntamento con l’accensione dell’albero di Natale. Una cerimonia anticipata dal Corteo della Repubblica Fiorentina e dalle esibizioni dei Bandierai degli Uffizi.
A Napoli si va per concedersi panorami mozzafiato e passeggiate lungo Spaccanapoli. Qui vi consigliamo di visitare Palazzo Marigliano. In quelle che una volta erano le scuderire ha trovato sede la Legatoria Artigiana Napoli e L‘ospedale delle bambole che dal 1800, per volere di Luigi Grassi, scenografo dei teatri di corte, restituisce una nuova vita a bambole e pupi rotti. Una esperienza unica “o‘spitale d‘è bambule” che merita una deviazione. A Napoli si va anche solo per bere un caffè fatto e servito a regola d’arte o per assaporare una riccia o un babà. Si potrebbero citare centinaia di motivi per visitare Napoli, non ultima la metropolitana: ogni fermata racchiude un’opera d’arte sotterranea. Ma in questo periodo si va anche per visitare Van Gogh Immersive Experience, una mostra multimediale in corso nella Basilica di San Giovanni Maggiore, o per visitare gli scavi di Pompei o le luminarie nella vicina città di Salerno. Se siete amanti della musica e delle melodie mariane non perdete il concerto previsto l’8 dicembre nella Sala Cinquecentesca del Vasari, in Sant’Anna dei Lombardi, in piazza Monteoliveto. Un concerto preceduto da una visita guidata al complesso di San’Anna dei Lombardi.
Bari è la città di san Nicola: i devoti al santo patrono della città arrivano da ogni parte del mondo in tutte le stagioni. La Basilica della città porta il suo nome ed è un bellissimo esempio di architettura romanica. E’ nella città vecchia poco distante dalla Cattedrale di san Sabino. Bari vecchia vale davvero la pena d’essere visitata. Se riuscirete a perdervi tra i vicoli e le case imbiancate di fresco noterete i colorati dai panni del bucato, che profumano di fresco, stesi con una cura maniacale dalle massaie. Si asciugano all’aria anche nelle giornate di pioggia riparati da plastiche trasparenti. Bari vecchia è una città nella città dove non è difficile imparare a fare a mano le orecchiette con gli insegnamenti di Nunzia o di altre donne che preparano la pasta fatta in casa poi messa a essiccare sull’uscio. In questa stradina si accede da cosiddetto Arco basso di fronte al Castello Svevo. Passeggiando per Bari vecchia, in via Palazzo di città assaggiate la focaccia del panificio Fiore. Si chiede intera o a pezzo/quarti da mangiare sul posto. Non dimenticate di gustare “la tiella di patate, riso e cozze” o “fave e cicorie”. Sul blog di cucina ammodomio.blogspot.it trovate decine e decine di ricette originali pugliesi spiegate in modo semplice.

La novità che fa da richiamo, quest’anno, a Bari è la ruota allestita in piazza Diaz, su uno dei tratti più belli del lungomare della città. E’ bella da vedersi illuminata di sera ed è maestosa quasi quanto quella di Londra. Un punto di vista alternativo al solito da cui si fanno bellissime fotografie panoramiche.
A Palermo è particolarmente sviluppato il culto per la Vergine Maria e sono numerose le cerimonie religiose che la celebrano. Le confraternite della città portano in processione “A Marunnuzza” per due giorni. Il 7 si comincia a celebrarla nella chiesa di San Francesco d’Assisi e l’8 si conclude con l’arrivo della Madonna in piazza San Domenico. Fino al 10 dicembre a Palermo di rinnova l’appuntamento con Ballarò Espò. Si tratta di un evento che mette in mostra le risorse produttive dell’Albergheria; un quartiere della città, per volere del parroco di San Nicola di Bari, don Francesco Furnari. Ballarò, oggi, è uno dei mercati alimentari più famosi di Palermo. Qui si possono acquistare tutte le primizie prodotte nelle campagne del palermitano. Street food, invece, si può assaporare nel centro storico della città dove si prevedono anche numerose iniziative di cooking show. E non mancate di visitare il presepe meccanico di Baucina, poco distante dal capoluogo, tra i primi presepi meccanici della Sicilia e dell’Italia intera. Il presepe, che ha compiuto 60 anni di età, è costituito da una cinquantina di statuine animate da movimento meccanico. Pluripremiato anche il presepe semovente di Cinisi: una esposizione i miniatura di grande importanza storico-culturale. E’ realizzato in scala 1:10 in tufo, pietra, ceramica, legno e ferro.
Non resta che “valigiare” per l’Immacolata imparando a viaggiare low cost e con pochi bagagli al seguito.