Dal Senegal a Berlino passando per la Georgia. Viaggiare si può anche attraverso i film e i palcoscenici naturali dove vengono ambientate le storie che popolano i festival del cinema. E a Bari si inaugura, il 16 marzo, il Bif&st, festival internazionale cinematografico, diventato ormai un appuntamento fisso nel capoluogo pugliese. Una kermesse che condurrà il pubblico su set da sogno attraverso storie importanti.
Il programma prevede oltre 130 eventi negli 8 giorni fra proiezioni, lezioni di cinema, incontri, conferenze, tributo a Marco Bellocchio, con la partecipazione di 17 film provenienti da una quindicina di Paesi di tutto il mondo e di altre decine di film di produzione italiana che saranno presentati nei Teatri Petruzzelli, Piccinni e Kursaal mentre il Teatro Margherita ospiterà laboratori, conferenze stampa, incontri su cinema e libri.
Tra i tanti autori che quest’anno animeranno il Bif&st c’è anche Matteo Garrone che ha ambientato “Io Capitano” in Africa.
La pellicola di Garrone racconta un viaggio di formazione di due ragazzi che dal Senegal cercano di raggiungere l’Italia, tra tragedia e poesia. Il regista non ha vinto la prestigiosa statuetta, ma porterà insieme ai due protagonisti il cinema nei villaggi africani più remoti, dove la settima arte non è mai arrivata. Grazie a Cinemovel Foundation una carovana arriverà nelle scuole per far conoscere oltre alle avventure dei due protagonisti anche i pericoli per chi parte da migrante per il Mediterraneo.
Il Bif&st gli conferirà il prestigioso “Federico Fellini Award for Cinematic Excellence”. Un omaggio per la sua brillante carriera. Un autore di grande talento che domenica notte scorsa ha rappresentato l’Italia agli Oscar con “Io Capitano”, candidato nella categoria Miglior Film Straniero, in cui ha trionfato, però, il film “La zona d’interesse”.
Ambientato a Savannah, in Georgia, “May december” di Todd Haynes con Natalie Portman e Julianne Moore. Il film fa parte di un nutrito numero di anteprime internazionali e sarà proprio quello che inaugurerà la 15ma edizione del Bif&st. Savannah è stata inserita tra “i 10 più bei luoghi d’America” e “le 10 città americane da visitare” e “una delle città più amichevoli del mondo”. Savannah è la quinta destinazione più vasta e antica della Georgia, ex capitale del suo stato dal 1736 al 1743.
“Gli agnelli pascolano in pace”, storia scritta e diretta da Beppe Cino, prodotta per il grande schermo da Corrado Azzollini, è stato interamente girato in Puglia, a Molfetta nota per essere la città del Pulo. La Madonna del paese appare in sogno ad Alfonsina Milletarì, Maria Grazia Cucinotta, parlando con accento straniero. Chiede aiuto perché l’hanno sepolta sotto un albero di carrube. Alfonsina si rivolge al fratello Saverio: l’albero è al confine con il terreno dei Malavasi ma tra le due famiglie i rapporti sono tesi da tempo. Alla fine un ex voto torna alla luce: una Madonna in frantumi e una sconvolgente confessione.
Un cast tutto pugliese quello de “Gli agnelli pascolano in pace” con Tiziana Schiavarelli, Dante Marmone, Umberto Sardella e Rossella Leone.
Bari e la Puglia, da anni, sono diventate le scenografie perfette per tanti registi. Complici la luce e il mare pugliese e un territorio così variegato e ricco di scorci unici. Angoli di bellezza evocativa che sono entrati nell’immaginario collettivo grazie al grande schermo.
Il legame tra la Puglia e il cinema è un tema oggi di grande attualità, ma esiste fin dagli esordi di quest’arte. Un viaggio che ha avuto inizio nella prima metà del Novecento, in cui si sperimentava nella produzione e nella tecnica.
Poi si è capito quanto quei luoghi, così lontani da Cinecittà, fossero delle naturali scenografie. Negli anni Settanta a Taranto e nelle Murge sono state girate varie pellicole fino ad arrivare agli ultimi decenni con autori che della Puglia hanno fatto la loro fortuna. Checco Zalone con Bari e Polignano a Mare o Ferzan Ozpetek che ha scelto Lecce e il Salento, senza escludere tanti altri autori anche del panorama internazionale.
Una fuga dall’Inghilterra alla Francia è l’ultima opera di Oliver Parker “The Great Eascaper” in proiezione al festival il 21 marzo. Un viaggio che racconta la vera storia di Bernard Jordan, veterano della marina militare britannica che a 89 anni segretamente decide di partire per la Francia per poter partecipare alla cerimonia legata al 70° anniversario del D-day. A interpretarlo un attore che è icona del cinema britannico e mondiale, Michael Caine, insieme a un’altra grande attrice, Glenda Jackson, recentemente scomparsa.
Berlino è protagonista nel film del 2016 “Lettere da Berlino” del regista Vincent Perez a cui sarà conferito l’altro “Federico Fellini Award for Cinematic Excellence” il 20 marzo. Interpretato da Emma Thompson, premio Oscar, e Brendan Gleeson e Daniel Bruhl.
Da non perdere un evento unico per cinefili e appassionati. In anteprima il 22 marzo un ritorno in sala di un cult della cinematografia: “Scarface” di Brian De Palma, scritto da Oliver Stone. Dopo 40 anni l’iconico Tony Montana, Al Pacino, torna sul grande schermo. Ambientato nella violenta Miami degli anni Ottanta in Florida.
Una città , Miami, che è stata d’ispirazione per cinema e tv. Come non ricordare la fortunata serie televisiva “Miami Vice”, che aveva come protagonisti due agenti infiltrati della narcotici della polizia del luogo. Per chi deciderà di visitarla, da non perdere due antichi quartieri: Downtown Miami e Coconut Grove oltre a Miami Beach con l’Art Déco Historic Districts, quartiere con la più alta quantità di palazzi in stile Art déco d’America.