La Norma inaugura il Festival della Valle d’Itria. Una mostra celebra la sua storia

Si inaugura mercoledì 17 luglio a Palazzo Ducale di Martina Franca (ore 21) con la Norma di Vincenzo Bellini la 50ª edizione del Festival della Valle d’Itria, edizione speciale che festeggia mezzo secolo di rarità musicali, riscoperte e novità. Ventuno giorni ricchi di eventi fino al 6 agosto con tre titoli d’opera – oltre a Norma, le due rarità di Ariodante di Händel e Aladino e la lampada magica di Nino Rota – concerti, incontri, spettacoli di prosa, giornate di studio, una mostra e la proiezione di un documentario inedito sulla storia del Festival, che avranno come cornice alcuni luoghi simbolo di Martina Franca – il Palazzo Ducale, il Teatro Verdi, i chiostri di San Domenico e del Carmine, la Basilica barocca di San Martino –insieme alle vivaci piazza e contrade, nonché le più belle masserie, fra gli uliveti secolari del territorio pugliese.

Firmato dal direttore artistico Sebastian F. Schwarz e organizzato dalla Fondazione Paolo Grassi, il Festival si conferma culla della tradizione stilistica del Belcanto ed eccellenza della cultura italiana nel mondo, fra le più antiche manifestazioni estive dedicate all’opera e alla musica vocale, la prima nella storia del Mezzogiorno.

“Il Festival della Valle d’Itria è un evento di destinazione consolidato – ha dichiarato l’assessore al Turismo della Regione Puglia Gianfranco Lopane – Vanta un prestigio internazionale, che riesce ogni anno a stupire rinnovandosi e valorizzando il nostro patrimonio culturale e artistico. Negli ultimi anni, ha attirato numerosi turisti e visitatori, contribuendo significativamente all’economia locale e alla promozione della Puglia”.

Aldo Patruno, direttore generale del Dipartimento Turismo della Regione Puglia, ha espresso “grande orgoglio per il traguardo dei 50 anni del Festival della Valle d’Itria, una delle istituzioni culturali più rilevanti non soltanto della Puglia ma dell’Italia intera e d’Europa”. “Siamo lietissimi – ha aggiunto – che il cartellone sviluppi non soltanto una proposta di eccezionale qualità ma anche capacità di collaborazione anche con le altre fondazioni culturali pugliesi, in una contaminazione di linguaggi che omaggia la storia di questo straordinario festival”.

“Il Festival è espressione di uno splendido connubio fra il bel canto e la bellezza del nostro territorio – ha detto Carlo Dilonardo assessore alla creatività del Comune di Martina Franca portando i saluti del sindaco Gianfranco Palmisano –. Festeggiamo la 50esima edizione del Festival pensando concretamente al suo futuro e all’esigenza di creare uno spazio adeguato per la musica, un auditorium musicale per il quale come Amministrazione abbiamo individuato un’area. Ringrazio il presidente Michele Punzi e tutta la squadra della Fondazione Paolo Grassi per l’encomiabile lavoro che svolge per festeggiare in grande questo traguardo e per consolidare il legame col territorio anche attraverso iniziative che portano la magia della musica in luoghi inusuali come piazze delle periferie e delle contrade”.

“Nel tagliare il prestigioso traguardo delle 50 edizioni del Festival della Valle d’Itria – ha proseguito Michele Punzi presidente della Fondazione Paolo Grassi – , non ci si può esimere dal tracciare un bilancio dei risultati ottenuti e degli errori commessi, e oggi possiamo guardare con orgoglio a quanto realizzato in questi decenni. Perché quella che era un’idea a suo modo rivoluzionaria, quasi un esperimento sociale, oltre che culturale, si è trasformata in uno dei festival lirici più longevi e conosciuti del nostro Paese”. Così poi Sebastian F. Schwarz direttore artistico del Festival: “Da cinquant’anni il Festival rappresenta curiosità e coraggio, grandi emozioni, scoperte di artisti e il ritorno in vita di centinaia di opere andate dimenticate negli anni. Rappresenta la Valle d’Itria, ormai diventato ambasciatore par excellence per la bellezza di questa parte della Puglia, della sua bontà gastronomica e della ricchezza della sua offerta culturale”.

L’inaugurazione

Sarà una tragedia lirica in due atti, su libretto di Felice Romani, ad inaugurare il Festival il 17 luglio (repliche il 21, 28 luglio e 2 agosto ore 21, la generale del 14 luglio verrà aperta ai giovani under25). Si tratta di una delle opere più rappresentative del Belcanto, capolavoro di Vincenzo Bellini che debuttò al Teatro alla Scala di Milano il 26 dicembre 1831. Fu proprio una storica edizione di Norma ad accendere nel 1977 le luci della ribalta internazionale sull’allora giovanissimo festival pugliese, che lo propose al pubblico nella versione originale per due soprani, versione che verrà riproposta anche in quest’occasione con l’edizione a cura di Roger Parker per Ricordi.

La nuova produzione verrà diretta da Fabio Luisi, direttore musicale del Festival, sul podio dell’Orchestra e Coro del Teatro Petruzzelli di Bari. Tra le bacchette più autorevoli del panorama musicale internazionale, Luisi debutta per la prima volta il titolo belliniano, un’opera attraversata da pulsioni contrastanti: ira, odio, amore, impulsi di guerra e di morte.

“La forza di quest’opera – racconta il maestro Luisi – non risiede solamente nella trama e nello sviluppo drammaturgico. È il genio di Bellini che ci fa capire questi contrasti non illustrando le parole, ma conferendo loro un’energia e una coerenza che nessuno prima di lui, tranne Mozart, era riuscito a dare in un’opera lirica moderna”.

Nicola Raab, dalla consolidata esperienza internazionale in campo lirico, per la prima volta al festival martinese, firma una regia site-specific pensata appositamente per Palazzo Ducale, con le scene e i costumi di Leila Fteita già premio Abbiati 2022 per Il Giocatore alla 48ª edizione del Festival. Una regia “senza tempo”, in cui, spiega la Raab, «Norma è, come molte donne dei nostri giorni, una donna tra due mondi, tra il fuoco dell’altare e quello del focolare domestico, tra pubblico e privato, emozione e ragione. Per questo la storia di Norma ci parlerà per sempre».

Debuttano nei ruoli delle due donne due soprani note nei principali palcoscenici lirici e concertistici quale l’americana Jacquelyn Wagner (Norma) e la rumena Valentina Farcas (Adalgisa); Pollione è il tenore spagnolo Airam Hernandez, Clotilde il mezzosoprano giapponese Saori Sugiyama, Flavio il tenore neozelandese Zachary McCulloch, Oroveso il basso croato Goran Jurić. Il maestro del coro è Marco Medved.

La mostra che celebra i 50 anni

Si chiama “50 anni in una passeggiata” è ed una mostra a cielo aperto allestita dall’associazione Magica Valle d’Itria per invogliare turisti e viaggiatori a scoprire vicoli e percorsi meno noti del borgo antico.

L’associazione ha recuperato tutte le 50 locandine del festival, disseminandole nel cuore della città vecchia, e circa 100 fotografie degli spettacoli sistemate sugli sportelli dei contatori del gas di città per impreziosire il percorso. Una ricerca certosina di scatti che hanno fatto la storia del Festival sul palcoscenico.

Una iniziativa singolare che ha ottenuto il patrocinio del Comune di Martina Franca e il sostegno dei commercianti: attraverso il loro contributo economico, hanno reso possibile la riproduzione delle locandine e delle stampa fotografiche su supporti in alluminio.

“Siamo davvero grati a quanti hanno reso possibile la realizzazione di questo progetto – dichiara la presidente dell’associazione Magica Valle d’Itria Antonella Caroli – e ai soci che hanno messo a disposizione del territorio il tempo per allestire la mostra. ’50 anni in una passeggiata’ vuole essere un tributo al Festival, ma anche alla città di una bellezza strepitosa. Questa mostra vuole dare ai visitatori la possibilità di permearsi di bellezza passeggiando attraverso vicoli suggestivi, ricchi di chiese e palazzi poco conosciuti, ma ugualmente significativi dal punto di vista storico e architettonico”.

La mostra, destinata a fare parlare di sé anche per i numerosi spunti fotografici che offre perfetti per social, sarà visibile fino a gennaio 2025.

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La foto di copertina è di Clarissa Lapolla fornita e autorizzata alla pubblicazione dall’ufficio stampa del Festival