Un viaggio in Puglia può avere molteplici regioni: mare, arte, cultura, cicloturismo, enogastronomia, ma da oggi attrarre anche gli amanti del turismo d’avventura.

Medusa è un progetto che nasce con l’obiettivo di supportare la crescita del Turismo d’avventura nel Mediterraneo attraverso il rafforzamento delle competenze e lo scambio di esperienze tra gli stakeholders di tutto il territorio pugliese in un’ottica transfrontaliera.

Di poche ore fa la firma del protocollo d’intesa tra il Dipartimento regionale del Turismo e i referenti dei parchi e le aree marine protette pugliesi, nell’ambito del progetto di cooperazione territoriale europea Medusa finanziato dal Programma Interreg ENI CBC MED.

Cinque aree pilota pugliesi: Parco Nazionale del Gargano, Parco Nazionale dell’Alta Murgia, Riserva Naturale Area Marina Protetta di Torre Guaceto, Parco Naturale Regionale Terra delle Gravine e Parco Naturale Regionale Costa Otranto-Santa Maria di Leuca e Bosco di Tricase.

Con la sottoscrizione del protocollo, tutti i firmatari si sono impegnati a contribuire allo sviluppo del settore del Turismo d’Avventura nelle proprie aree di riferimento, mettendo a disposizione risorse umane, know-how, accesso all’informazione, promozione e pubblicità, attraverso incontri mensili aperti alla Consulta degli Operatori, che supporteranno le attività del Comitato con il loro contributo e con le loro proposte.

 “Dal trekking al birdwatching fino ad attività più rischiose come l’arrampicata o il paracadutismo sportivo: il turismo d’avventura permette di esplorare il grande patrimonio naturale della Puglia in esperienze ricche di emozioni e adrenalina”, ha dichiarato l’assessore regionale al Turismo, Gianfranco Lopane .

“Un segmento di turismo sostenibile, sportivo e all’aria aperta, in rapida crescita nel mondo – ha proseguito – su cui abbiamo puntato attraverso il progetto di cooperazione europea Medusa, avviato nel 2019. Quest’ultimo ha visto la Regione Puglia unico partner italiano e ha permesso agli operatori pugliesi legati ai parchi e alle aree marine protette di lavorare a proposte innovative in grado di valorizzare in ottica transfrontaliera gli itinerari già consolidati e di aumentare l’attrattività delle destinazioni meno conosciute. L’obiettivo era quello di coinvolgere nuovi target di turisti in esperienze d’avventura che ci consentissero di ampliare la stagione turistica. Oggi, con la firma del protocollo, intendiamo rafforzare i risultati raggiunti”.

“I buoni progetti di Cooperazione Territoriale Europea come Medusa – ha aggiunto il direttore del Dipartimento regionale Turismo, Aldo Patruno – dedicato allo sviluppo di una ulteriore branca del turismo sostenibile, il Turismo Avventura, non si esauriscono, ma si capitalizzano e diventano patrimonio del sistema regionale. Con la firma del protocollo d’intesa con Parchi nazionali, regionali e aree marine protette, dopo avere realizzato importanti azioni pilota, inauguriamo un gruppo di lavoro strategico, un ulteriore strumento per consolidare le relazioni tra Regione e strakeholders del territorio, con l’obiettivo di coordinare al meglio le risorse e garantire la qualità delle progettualità che nei prossimi anni ci vedranno ancora più impegnati sui temi del turismo sostenibile”.

Insieme all’assessore Lopane e al direttore Patruno, hanno firmato il protocollo Filippo Bellini per il Parco Naturale Regionale Terra delle Gravine, Marco D’Adamo per il Parco Naturale Regionale del Mar Piccolo, Rocco Malatesta per la Riserva Naturale dello Stato/Area Marina Protetta di Torre Guaceto, Nicola Panico per il Parco Naturale Regionale Costa Otranto-Santa Maria di Leuca e Bosco di Tricase, Pasquale Pazienza per il Parco Nazionale del Gargano, e Francesco Tarantini per il Parco Nazionale dell’Alta Murgia.

Il protocollo è stato ideato come un documento aperto che potrà essere successivamente firmato da altre organizzazioni interessate a sviluppare progetti congiunti, che a loro volta potranno coinvolgere operatori in grado di sviluppare azioni comuni, diffuse su tutto il territorio, in un’ottica transfrontaliera e di superamento di una visione localistica.