L’ammodernamento della linea ferroviaria Adriatica si farà: previsti lavori per oltre 8 miliardi sulla tratta Bologna-Bari.
Lo anticipa una nota della Regione Puglia. “Il ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile – si legge – ha comunicato ai presidenti delle Regioni Abruzzo, Emilia-Romagna, Marche, Molise e Puglia, che il progetto di massima elaborato da RFI, con la collaborazione delle stesse Regioni, per la velocizzazione, l’ammodernamento e il miglioramento della linea ferroviaria Adriatica si realizzerà. È una grande notizia per il Mezzogiorno e per lo sviluppo della Puglia”.
Un progetto di massima, affidato dal MIMS a RFI nel corso dell’ultimo anno, per la progettazione e realizzazione degli interventi di potenziamento tecnologico della tratta ferroviaria Bologna-Lecce, di ammodernamento delle stazioni ai fini di una migliore accessibilità e dell’intermodalità, di rettifica del tracciato in diversi tratti e di riduzione delle interferenze.
Il progetto prevede un investimento complessivo pari a 8,5 miliardi di euro, di cui cinque miliardi stanziati dalla legge n. 234/2021 e gli ulteriori attingendo alle risorse FSC 2021-2027, per la realizzazione di bypass che consentano il transito dei treni veloci passeggeri e di treni merci su nuove tratte all’interno, conservando la linea costiera esistente per la funzione di trasporto pubblico locale, e varianti di percorso con l’arretramento della linea in sostituzione di quella esistente.
Questa soluzione garantisce la riduzione di un’ora dei tempi di percorrenza nella tratta Bologna-Bari, senza diminuire il numero di fermate, e una più efficace mobilità locale per i passeggeri. I principali interventi che riguardano la Puglia sono: nella tratta Pescara-Foggia, il potenziamento/adeguamento degli impianti delle stazioni di Apricena e S. Severo, in aggiunta agli interventi tecnologici in corso; un nuovo tracciato in arretramento a Bari-Nord; in prospettiva, il quadruplicamento della Barletta-Bari; la velocizzazione del tratto Brindisi-Taranto. Per quest’ultimo si prevedono adeguamenti tecnologici e infrastrutturali tali da incrementare la capacità merci e passeggeri, una maggiore regolarità del traffico, la soppressione di n. 28 passaggi a livello e la possibilità di servizi interoperabili tra RFI e FSE presso la stazione di Francavilla Fontana. Il tutto per un ammontare stimato di 250 M€.
Interventi che, oltre a ridurre i tempi di percorrenza, realizzeranno migliorie sulle linee regionali, a tutto vantaggio dei pendolari e dei turisti.
Per la Regione Puglia, “si gettano anche le basi per un trasporto sempre più efficiente delle merci da e verso i porti pugliesi di Taranto, Bari, Brindisi, importantissimo per la crescita delle ZES e della nostra economia. E, infine, si compie un passo avanti verso la decarbonizzazione e la riduzione del traffico su gomma e delle relative forme di inquinamento (ambientale e acustico)”.