Ricco il programma dei mercatini natalizi e delle iniziative enogastronomiche nelle Marche
Le Marche, note per la carta di Fabriano e altri comuni dalla bellezza unica, si impongono nelle festività con un calendario di tutto rispetto per attrarre i turisti. E che profumi dalla cucina per gli amanti del settore enogastronomico.
Il Natale che non ti aspetti e ciò che promettono nel territorio di Pesaro e Urbino. Un calendario unico dei mercatini territoriali che, in maniera costante, attira un numero sempre più interessante di turisti che vanno alla scoperta dei borghi e dei castelli marchigiani. Da Frontone a Gradara, da Pergola a Candelara, da Mombaroccio a Piobbico e Fermignano e nei centri di Pesaro, Urbino e Fano, c’è ormai un’effervescenza unica di mercatini e iniziative natalizie. E’ ciò che fa più gola è la gastronomia del territorio e l’artigianato
Nel centro storico di Macerata si terrà la Fiera di Natale, ma non saranno da meno gli eventi in programma a Tolentino, Apiro e a Caldarola. Magica atmosfera anche ad Ascoli Piceno, con il Mercatino antiquario, il Villaggio di Natale e la tradizionale Fiera.
Calendario di eventi ricco anche a Fermo, con la pista di pattinaggio in Piazza del popolo, che si è inaugurata il 26 novembre, e il Villaggio di Natale con stand, mercatini e attività per i più piccoli. Polverigi, Castelbellino, Fabriano, Senigallia e Corinaldo sono alcuni dei paesi che ospiteranno i mercatini natalizi della provincia di Ancona. E proprio ad Ancona cresce l’attesa per Bianconatale dove una ruota panoramica, la più grande d’Italia tra quelle semovibili, regalerà, da un’altezza di 40 metri, una nuova prospettiva sulla città.
Non mancheranno i presepi ed è già tutto pronto per la 17a edizione de “Le vie dei presepi 2017-18” a Pesaro lungo vie, palazzi e vicoli del centro storico. Si continua poi con i presepi viventi a Piobbico (PU) e Genga (AN), fino al quello artistico, meccanico, permanente a Città Mariana di Loreto, vicinissimo al famoso santuario.
Chiude il programma delle feste natalizie la Festa Nazionale della Befana, dal 4 al 6 gennaio a Urbania.
Nella regione dove i suoi abitanti hanno conquistato, in passato, il primato della più lunga aspettativa di vita d’Europa (85 anni le donne e 80 gli uomini secondo dati Istat del 2010), converrebbe fermarsi un fine settimana lungo per beneficiare delle bellezze racchiuse nei tanti comuni noti ciascuno per una sua specificità, vedi Fabriano con la sua preziosa carta o Castelfidardo per il museo della fisarmonica, e per tutte quelle leccornie che costituiscono i menu tipici del territorio; menu che viene da pensare allunghino la vita.
Nelle Marche è d’obbligo mangiare le olive ascolane che come le fanno lì non si gustano da nessuna parte. Succulento anche il vincisgrassi. Il o la? Si usa l’articolo maschile o femminile? E’ una lasagna dal gusto più robusto. Lo stoccafisso all’anconetana è un altro piatto tipico regionale assieme al brodetto di pesce (una specie di zuppa). I maccheroncini di Campofilone sono un altro piatto molto gustoso. Nasce come una pasta all’uovo fatta in casa talmente sottile da potere essere cotta direttamente nel sugo in pochi minuti. Le fave, il coniglio in porchetta, l’agnello e altri piatti tipici meritano una deviazione.
Trovare posti dove dormire non è un problema. Essendo una regione di spiritualità, conventi, monasteri e abbazie aprono le loro porte ai turisti. Un approccio alternativo al solito per scoprire le Marche e i suoi tesori.