Il cantautore Marco Armani, per qualche giorno di ritorno nella sua Bari, si è mimetizzato tra i turisti che affollano il lungomare nel fine settimana. Valigiamo.it lo ha incontrato strappandogli confidenze e opinioni sulle trasformazioni della sua città
Una tappa a Bari, la città che custodisce i resti di San Nicola santo tra i più venerati al mondo, ormai divenuta sempre più ambita dal turismo nazionale e internazionale, è da programmare in anticipo, ma basta anche una “toccata e fuga” come ha fatto il cantautore Marco Armani tornando nella sua città.
Bari è ormai una città da tutto esaurito soprattutto se si ha intenzione di visitarla sotto data dei festeggiamenti in onore del patrono; momento in cui la città, che rappresenta una sintesi perfetta di stili architettonici di varie epoche e di altrettante influenze, si veste a festa e diventa meta di pellegrini che giungono a Bari da ogni parte del mondo.
C’è chi Bari la visita in mezza giornata, limitandosi alla scoperta del borgo antico, della Basilica e della Cattedrale, entrambi esempi di romanico pugliese, chi potrebbe trascorrerci un intero mese se volesse approfondire la storia del capoluogo del Tacco d’Italia, le sue tradizioni e imparare a cucinare i suoi piatti tipici famosi: dalla focaccia, alle orecchiette fatte a mano condite con le cime di rape, alla “tiella” di patate riso e cozze.
Bari è paragonabile a una bella donna dall’umore mutevole: ora illuminata da un sole che rende i colori intensi e gli edifici più luminosi di quanto non lo siano nella realtà, ora plumbea per via dei venti e delle correnti che portano le nubi mettendo in subbuglio anche il mare. Un Adriatico in fondo al quale ci sono le coste dell’Est che, complice l’immaginazione, sono più vicine di quanto appaiano, occorre una notte di navigazione per raggiungere.
Bari, città di commercianti, è rinata da quando il borgo antico ha subìto un recupero radicale. Ha cambiato volto anche via Sparano, la via dello shopping e delle boutique delle grandi firme, rifatta in toto; un maquillage oggetto di numerose critiche che, visivamente, ha avvicinato i due lembi opposti della strada: quello che ricade su corso Vittorio Emanuele e quello in fondo al quale c’è la stazione ferroviaria che taglia in due la città. Imponente è poi il neo ponte Adriatico che congiunge l’asse Nord-Sud da via Nazariantz, sede degli uffici della Procura, e via Sangiorgi punto di congiunzione con tangenziale e l’autostrada. Un’opera architettonica imponente, bianco-rossa come i colori della città, entrata di prepotenza e di diritto tra i simboli della città tra i più fotografati.
Grazie poi all’aeroporto e a politiche lungimiranti, Bari è cresciuta molto negli ultimi anni. Ferita dall’incendio del teatro Petruzzelli, ha recuperato anche questa perdita riportando quel monumento della cultura agli antichi splendori. Lavori in corso, se pure interminabili, anche al teatro Margherita, costruito su palafitte, oggi sede di mostre ed eventi culturali. Bari, città a vocazione commerciale, ha risentito assai della crisi e può capitare d’imbattersi in strade come via Manzoni, l’alternativa a via Sparano che segna il confine tra il centrale quartiere Murat e il popoloso Libertà, dove le serrande abbassate sono ormai più numerose di quelle che vengono sollevate alle 9 del mattino. Ma questo scenario, che appare quasi post bellico in alcuni tratti, può riservare tante belle sorprese soprattutto a chi si cimenta nella fotografia di strada.
Bari, infine, è unica in Puglia: le spiagge libere di Pane e Pomodoro e di Torre Quetta sono a ridosso del centro cittadino animate estate e inverno da surfisti, amanti della tintarella e da bagnanti coraggiosi alcuni dei quali, complici le temperature miti, non smettono mai di fare i bagni.
Nel tempo è migliorato il servizio di trasporto pubblico con l’ acquisizione di nuovi bus. Il servizio del Park & Ride, dove è possibile parcheggiare l’auto raggiungendo il centro cittadino con le navette dedicate, ha contribuito a decongestionare il traffico.
Grazie all’operatività del porto, Bari da sempre è oggetto d’interesse di scambi commerciali via mare. Infine, il concerto di piazza di Iggy Pop, con circa 100mila presenze giunte in Puglia dall’estero e da tutto il paese a giugno 2017, ha consacrato Bari come meta in grado di ospitare grandi eventi musicali.
Una città tanto cambiata dai tempi in cui Marco Armani frequentava il conservatorio Niccolò Piccinni per poi dare corpo, da adulto, a brani diventati grandi successi della musica italiana. Di recente il cantautore barese è stato in città “da turista”, passeggiando sul lungomare, non nascondendo l’intenzione di tornare a vivere nel capoluogo pugliese. Chissà che non accada a breve e con pubblichi un nuovo album targato made in Puglia.
Ecco come il cantautore Marco Armani parla della sua città ai lettori di valigiamo.it