“Molo di Levante”, l’accordo che restituisce a Barletta l’antico trabucco

Si chiama “Molo di Levante” ed è un protocollo d’intesa sottoscritto ieri tra il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale, Ugo Patroni Griffi, e il sindaco di Barletta, Cosimo Damiano Cannito.

L’accordo ha l’obiettivo di avviare una serie azioni finalizzate al completamento della ristrutturazione dell’antico trabucco e del Molo di Levante che conduce alla storica e simbolica struttura.

I trabucchi racchiudono la storia di intere famiglie di pescatori. Sono costruiti su palafitte e non sono altro che antiche macchine da pesca tipiche delle coste garganiche, molisane e abruzzesi. Trabucchi ormai tutelati come patrimonio monumentale dal parco nazionale del Gargano e diffusi nel basso Adriatico fino ad alcune località della costa settentrionale della provincia di Bari.

Il protocollo sottoscritto a Barletta è finalizzato a intensificare e stringere l’interazione tra porto e città. Ma nell’intesa rientrano anche gli interventi di manutenzione e messa in sicurezza della diga foranea per consentire un utilizzo pubblico dell’antico “guardiano” del litorale.

L’Ente portuale si impegna a stanziare una cifra di 600 mila euro per gli interventi di ristrutturazione, previa approvazione del progetto redatto dal Comune di Barletta che ricoprirà la funzione di stazione appaltante per l’effettuazione dei lavori.

In un periodo storico particolarmente complesso – commenta il presidente dell’AdSP MAM Ugo Patroni Griffi – ritengo sia necessario riappropriarsi delle proprie radici identitarie, in grado di trasmettere sicurezza attraverso la diffusione della memoria storica. Il ‘vecchio ragno’, simbolo di Barletta, evoca, appunto, un forte senso di comunità marinara maturata in seno alle pratiche di pesca da terra, frutto dell’esperienza secolare tramandata di padre in figlio sino ai giorni nostri. Soprattutto in questa fase di ripresa, la Puglia deve puntare sul modello turistico composto da competitività, attrattività, sostenibilità; una formula che si fonda principalmente sul vastissimo patrimonio storico culturale di cui dispone il nostro territorio e che il vecchio trabucco contribuirà ad arricchire

Quello fra la città di Barletta e il mare è un legame stretto che con il completamento di quest’opera sarà rinsaldato per consentire ai più giovani di riscoprire il significato che per tantissime generazioni di barlettani ha avuto il trabucco – ha detto il sindaco Cannito – Quel luogo che appartiene alle storie di vita degli abitanti di questa città, entrerà a far parte del patrimonio culturale e turistico dell’intero territorio e della regione grazie alla riqualificazione del molo di Levante, intervento che lo renderà realmente fruibile e questo è davvero di buon auspicio, oltre che un bell’orizzonte a cui guardare, in un momento come questo, nel quale si cerca, non senza fatica e con prudenza, di pensare e progettare il futuro, di investire nel futuro”.