Natale insolito a Prato la “Città degli Stracci”

La capitale italiana del turismo industriale, Prato, cambia pelle e si adatta ai tempi all’insegna della sostenibilità. La cittadina toscana nata sulle rovine di un antico insediamento etrusco, famosa per l’industria tessile sviluppatosi nel corso del XIX secolo, oggi è leader europeo nel riciclaggio di tessuti, tanto da essere denominata la Città degli Stracci. Una meta che propone un’idea di turismo insolito che unisce passato e futuro, tradizione e innovazione.

È la seconda città della Toscana per popolazione dopo Firenze e la terza dell’Italia centrale. Una città ricca di ponti, palazzi, affreschi, musei, biblioteche e teatri di grande rilievo storico e artistico. Si inizia dagli Etruschi per poi arrivare al Medioevo come testimonia il Castello dell’Imperatore, un castello svevo nel centro storico, voluto da re Federico II, a pianta quadrata, con otto torri, sei a base quadrata e due pentagonali. Palazzo Pretorio, sede medioevale del podestà, che nel Cinquecento fu arricchito dal merlato e un campanile a vela, oggi sede del Museo Civico. La vera immortalità arriva però con il Rinascimento, come fu per la vicina Firenze, grazie alle opere di artisti illuminati come Donatello che ha decorato il pulpito del Duomo, realizzato da Michelozzo o Filippo Lippi di cui si conservano i suoi affreschi tra cui le Esequie di Santo Stefano nella Cappella Maggiore del Duomo o la Madonna del Ceppo nel Museo Civico.

Accanto a questi beni culturali inestimabili si potrà assaporare oggi anche un’altra storia, quella che dall’Ottocento ai giorni nostri ha reso Prato la città dell’alta tessitura. A testimoniarlo il Museo del Tessuto, uno dei più importanti a livello nazionale ed europeo sulla storia e lo sviluppo della tessitura dall’antichità ai giorni nostri. Il Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci, Il Mumat – Museo delle macchine tessili. Antichi opifici, fabbriche, monumenti di architettura idraulica che testimoniano il lavoro di grandi architetti e imprenditori visionari. L’eccellenza del distretto pratese, un modello di imprenditorialità, cura dell’ambiente e progettazione culturale.

E sono tante le iniziative offerte ai turisti e appassionati della green fashion di qualità. Un’occasione da non perdere è “Una notte in azienda” che si terrà sabato 16 e domenica 17 dicembre nella Beste Hub, azienda tessile leader del settore high-end, esempio di rigenerazione urbana, nata nel 1992 dalla determinazione e lungimiranza di Giovanni Santi. Da visitare nella corte interna della fabbrica, aperta e accessibile a tutti, la nuova collezione di Monobi, brand di abbigliamento maschile con la sua nuova linea, appunto, green. Le due serate saranno inoltre animate da textile music con dj locali. Porte aperte dalle 18 alle 24 grazie alla collaborazione di TIPO, turismo industriale Prato. Si tratta di un progetto nato nel 2021 proprio per far conoscere ai viaggiatori i suggestivi luoghi industriali della città.

Per i palati in cerca di prelibatezze da gustare la mortadella di Prato, presidio Slow Food, ottima da gustare con fichi e con la bozza pratese, un pane della tradizione locale e i vini di Carmignano.

Da non perdere i dolci delle note pasticcerie della città, riconosciute a livello internazionale, grazie al talento di food design che propongono ai visitatori novità e antichi sapori come i classici cantucci la cui ricetta è rimasta invariata da 155 anni o la torta Setteveli e le pesche di pasta brioche farcite con crema pasticcera speziate di alchermes e vaniglia.

Tra i souvenir da portare a casa il nuovo dolce da forno Pan di stracci, che si ispira al concetto di tessuti rigenerati, un’ idea originale in vista del Natale. Come per il tessile del riuso, così questo dolce si prepara usando gli avanzi di pan brioche dell’impasto dei croissant.  Ricorda nella forma irregolare i monti di stracci, cioè gli alti cumuli di stoffe selezionate per fasce cromatiche, scelte dagli esperti cenciaioli, che per decenni hanno diviso i brandelli di tessuto per colore e composizione, capaci di identificarne la qualità con il solo tocco delle dita. Vero esempio di economia circolare.

Il materiale fotografico è stato fornito dall’ufficio stampa di Prato turismo LaWhite