Nucré, rassegna d’arte contemporanea, si inaugura il 6 agosto, alle 19, a Ceglie Messapica fra trulli, terrazze e mura storiche.
In Puglia, nel cuore della Valle d’Itria, artisti contemporanei mostrano il loro sguardo sui luoghi, sui paesaggi e sul patrimonio culturale e antropologico del territorio.
La rassegna di arte contemporanea sarà aperta al pubblico fino al 15 settembre e porta la firma di Rita Urso e Arechi Invernizzi (Artopiagallery, Milano).
Nucré si articola in due esposizioni: il Castello Ducale − Pinacoteca Emilio Notte di Ceglie Messapica sarà la sede della mostra collettiva “Frammento e ornamento”, in dialogo con le opere di Emilio Notte, a cura di Roberto Lacarbonara; il Trullo Rubina, in contrada Menzella, ospiterà la mostra collettiva “Dove la terra incontra il cielo”, progetto a cura di Giulia Bortoluzzi, dedicato a Rubina Ciraci.
Nucré, è una parola composta dai termini dialettali “nu” + “cré” e rappresenta una ricorrente formula vernacolare del territorio con cui si indica generalmente “un domani”, allusione e suggestione usata in forma di speranza, di promessa, di destino. Il termine fa riferimento a una delle più celebri poesie di Pietro Gatti, autore cegliese tra i più influenti poeti regionali del Novecento, cui è dedicata la Biblioteca civica.
Nucré mostra le opere di: Emanuele Becheri, Max Bill, T-Yong Chung, Gabriella Ciancimino, Benjamin Cohen, Antonio Corpora, Francesco Gennari, Giorgio Griffa, Franco Guerzoni, Jean-Baptiste Maitre, Vincenzo Marsiglia, Elizabeth McAlpine, Diego Miguel Mirabella, Davide Monaldi, Emilio Notte, Achille Perilli, Markus Saile, Pamela Diamante, Elise Eeraerts, Andrea Francolino, Luigi Ghirri, Carlo Guaita, Bea McMahon, Niamh O’Malley, Fabio Roncato, Martinelli Venezia.