Turismo, la Puglia si racconta alla Bit con 34 itinerari

Turismo slow e sostenibile. La Puglia strizza l’occhio a chi predilige il cicloturismo e i cammini. Affollatissima la presentazione del racconto della Puglia attraverso 34 itinerari presentato alla quarantesima edizione della Bit di Milano. Uno degli incontri nel calendario della Bit tra i più affollati a significare quanto la regione interessi a giornalisti e buyers.

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E cicloturismo e cammini sono la risposta a un modo nuovo di viaggiare o di vivere la vacanza, ma anche di andare oltre le proposte classiche di mare o enogastronomia che caratterizzano molti dei cataloghi dei tour operator che fanno incoming.

Passando ad alcune stime che hanno indicato le nuove tendenze, si scopre che quasi in 40 mila hanno camminato sui sentieri italiani nel 2019. Molti di più avrebbero affrontato i percorsi in bicicletta.

Il turismo sostenibile è un modo di viaggiare molto apprezzato dagli stranieri sui quali punta la Puglia, dove un turista su quattro è straniero. Dal 2015 il tasso di internazionalizzazione è cresciuto di ben sette punti percentuali, passando dal 21% al 28 % e nel 2019 l’incoming dall’estero in Puglia ha segnato + 12% e ha riguardato soprattutto le stagioni autunnali e primaverili.

Pugliapromozione propone ora 34 affascinanti  itinerari presentato dal dirigente alla pianificazione strategica dell’agenzia regionale di promozione turistica, Luca Scandale, alla presenza dell’assessore all’Industria turistica e culturale della Regione Loredana Capone, del direttore del Dipartimento cultura e turismo, Aldo Patruno, e da Andrea Mattei, giornalista, scrittore e grande camminatore.

L’emozione ancora non la reggo per quello che sta succedendo nel nostro stand che è una casa accogliente per tutti ciò che vengono, per tutti coloro che intendono fermarsi”, la premessa dell’assessore Capone durante la conferenza stampa di presentazione delle nuove guide di promozione del territorio.

Con i nuovi itinerari abbiamo provato  a raccontare le unicità dei singoli territori della Puglia, cercando di interpretarne la vocazione e di valorizzarne le potenzialità – ha proseguito Capone – La Puglia è unica, ma non è una. E cambia volto in ogni stagione. L’invito è a scoprirla tutta attraverso questi itinerari, lentamente”.

Camminando in Puglia si scopre una terra meravigliosa, a tratti inaspettata, ma si rischia di tornare ingrassati”, ha commentato Andrea Mattei, autore di un libro sull’esperienza del cammino materano secondo il quale “camminare in Puglia è un’opportunità per comprendere a fondo una regione dalle mille suggestioni che a ogni stagione si propone con una faccia diversa e soprattutto è un’occasione per entrare in contatto con una popolazione che ha fatto dell’ospitalità il suo tratto distintivo”.

Apprezzata dagli addetti ai lavori la guida sul Cicloturismo che propone 12 diversi itinerari  (2000 Km) che intersecano in più punti la costituenda “Rete ciclabile regionale”, le cui dorsali sono individuate  nei tratti regionali delle ciclovie nazionali (Bicitalia) ed europee (EuroVelo). In particolare gli itinerari proposti incontrano la Ciclovia Adriatica, la Ciclovia dei Borboni, la Ciclovia degli Appennini, la Ciclovia dei Tre Mari e la Ciclovia dei Pellegrini (dal sito dell’Asset, asset.regione.puglia.it è possibile consultare la cartografia e scaricare i tracciati in formato KML).

La guida “Cattedrali, castelli e torri” propone 8 itinerari culturali attraversano i borghi della Puglia. Due itinerari sono nel Gargano, uno verso il mare alla scoperta di borghi abbarbicati sulla roccia e l’altro nel parco nazionale del Gargano, seguendo le vie sacre: “A un Passo dal cielo”, da Lesina a Vieste e isole Tremiti e da Rignano Garganico a Siponto e “Tra sacro e profano”, alla scoperta della Daunia, da Foggia a San Severo. A Nord di Bari troviamo “Nel segno dell’Imperatore”, da Barletta a Ruvo di Puglia e “Trionfo del romanico”, da Molfetta a Conversano. Quindi “Chiese nascoste nelle rocce”, da Gravina di Puglia a Grottaglie. Scendendo a sud di Bari l’itinerario “Microcosmo d’arte”, da Savelletri a Martina Franca. Ancora più a Sud, da Brindisi a Ruffano l’itinerario “Ricami barocchi” e infine nell’estremo tacco “Torri e castelli mozzafiato”, da Acaya a San Pietro in Bevagna.

Nella miniguida sulla Enogastronomia ci sono sette itinerari del gusto che narrano le stagioni, le biodiversità e le materie prime di grande qualità del territorio.

La  Puglia è anche grande produttrice di olio e vino Doc. Così si possono apprezzare 12 strade del Vino e dei Sapori con 902 frantoi attivi, 31 città dell’olio, 15 città del vino, 10 musei e luoghi della cultura legati al gusto, 118 masserie didattiche, 21 presidi slow Food.

Sette gli itinerari proposti nella nuova guida: “Profumo di pane e Zagare”, da Manfredonia a Rignano Garganico, “Sapori d’altri tempi”, da Foggia a Cerignola, “Di mare e di terra”, da Margherita di Savoia a Corato, “Il richiamo del crudo”, da Molfetta a San Michele di Bari, “Colori d’autunno”, da Poggiorsini a San Giorgio Ionico, “Delizie per palati fini”, da Fasano a Castellana Grotte e “Di Rosso e d’Azzurro”, da Brindisi ad Alezio e da Porto Cesareo a San Foca.

Scarica le guide disponibili on line qui