La Giunta regionale pugliese ha approvato la proposta di Piano regionale della mobilità ciclistica (PRMC), già adottata nel 2020 e poi sottoposta alla fase di consultazione pubblica.
La Puglia sta puntando molto sulla mobilità ciclistica anche come attrattore turistico.
Il Prmc si propone di introdurre un percorso pianificatorio creando un’opportunità per la diffusione della mobilità sostenibile in tutto il territorio regionale, sia in ambito urbano che extraurbano.
Gli obiettivi principali del Piano sono: la creazione di una rete ciclabile sicura, accessibile e diffusa; un aumento dello share modale; la promozione e la diffusione del cicloturismo; una migliore qualità di vita.
Complessivamente, le ciclovie individuate dal Prmc sono sedici, collegate alle reti delle ciclovie europee (EuroVelo), nazionali (Bicitalia) e regionali (progetto CYRONMED), con percorsi ciclabili che interessano tutti gli ambiti paesaggistici della regione, tutti i capoluoghi di provincia e tutti i territori costieri.
All’interno del Piano sono esplicitati gli indirizzi progettuali per la realizzazione delle ciclovie, le tecniche di traffic calming e segnaletica specifica, al fine di fornire un supporto pratico ai tecnici e agli amministratori che si occuperanno delle progettazione delle ciclovie e della pianificazione degli enti locali in materia.
“Complessivamente sono stati sviluppati percorsi per circa 2300 km e individuati interventi lineari e puntuali di messa in sicurezza per una cifra stimata pari a 480 milioni di euro“, ha dichiarato l’assessore ai Trasporti e alla Mobilità sostenibile, Anita Maurodinoia.
Il Prmc consentirà, tra le altre cose, la realizzazione delle due ciclovie appartenenti al Sistema nazionale delle ciclovie turistiche, individuate e finanziate a livello nazionale: la Ciclovia dell’AQP, già in parte realizzata, la Ciclovia Adriatica e la realizzazione della Ciclovia Francigena, coincidente con il tracciato pugliese della EuroVelo 5.
“Questo Piano – ha concluso la Maurodinoia – conferma l’impegno della Regione Puglia per promuovere la mobilità ciclistica sia a fini turistici che di promozione di un’alternativa possibile alla mobilità privata motorizzata, in stretto interscambio con il trasporto pubblico su ferro e gomma”.