E’ stato presentato a Bari, al Circolo della Vela Molo borbonico, il libro “Sulla pista degli elefanti” edito da Longanesi e scritto da Davide Bomben. L’evento e’ stato organizzato dall’agenzia di viaggi Eurocomex specializzata in tour di gruppo con accompagnatore in Sud Africa.

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Scelzi e Bomben

Davide Bomben viaggia in Africa dall’età di tre anni. A 24 era già guida professionista ed attualmente è l’unico italiano che si occupa di formazione per guide e ranger in Namibia, Kenya, Tanzania e Sud Africa. Lavora nel turismo in Italia per il tour operator “ Il Diamante”, leader dell’Africa Australe, sviluppando programmi ecocompatibili e di turismo responsabile.

L’autore, intervistato da Oronzo Scelzi titolare della Eurocomex, ha coinvolto una platea di oltre 150 persone suscitando interesse e ammirazione per il lavoro svolto in Africa da un gruppo di italiani che rischiano la vita per proteggere elefanti e rinoceronti combattendo una criminalità organizzata ben presente e radicata sul territorio.

Come è risaputo, il bracconaggio africano uccide oltre mille rinoceronti l’anno, 3 ogni giorno, portando a serio rischio di estinzione le due specie africane. Bande armate e ben foraggiate dalla criminalità generica si sono specializzate nelle incursioni di parchi nazionali e riserve per uccidere i possenti pachidermi e strapparne le corna, successivamente piazzate sul mercato illegale e vendute a cifre da capogiro, cifre che superano i 90.000 dollari al kg.

Questo business illegale si è molto evoluto, passando da un bracconaggio in infradito a uno in infrarosso, proprio a causa della posta in gioco, mai così lucrativa come negli ultimi 5 anni.

Negli ultimi 5 anni (2013/2017) si sono persi ben oltre 5000 rinoceronti africani, senza contare le centinaia di piccoli di rinoceronti rimasti orfani e morti di inedia o per lo stress e le altrettante centinaia di vite non nate, poiché stroncate come feti nei corpi delle madri mutilate.

A svettare quelle corna un esercito di bracconieri che non ha paura dei cornuti pachidermi e neanche dei leoni, elefanti, leopardi e iene che vivono nello stesso habitat. Come non hanno paura dei serpenti, aracnidi ed insetti potenzialmente letali che coabitano le savane africane. Soprattutto non hanno paura dei ranger che, spesso mal addestrati e mal equipaggiati, non riescono a fungere da deterrente attivo.

In effetti i ranger anti bracconaggio formati dalla Poaching prevention academy si occupano di ben due  specie di rinoceronte africano: quello nero e quello bianco. Del rinoceronte bianco ne rimangono solo più 20.000 esemplari e di quello nero appena 5.000.

A questi numeri miseri si è arrivati a causa del bracconaggio che ha letteralmente decimato  i rinoceronti facendoli scomparire in moltissimi paesi africani e portandoli all’orlo dell’estinzione in altri che sono diventati, di fatto, l’ultimo baluardo di una corsa alla salvezza per le due specie.

Oltre ai rinoceronti ci sono anche gli elefanti, i leoni, i gorilla ed anche i pangolini tutti a rischio di estinzione a causa del bracconaggio. Gli sforzi per la loro protezione sono immensi, basti pensare al dispiegamento di migliaia di ranger anti bracconaggio e alla creazione di task forces specifiche per la difesa di specie particolarmente minacciate come i rinoceronti.

Davide Bomben ci tiene a precisare che Il 2018 si è concluso con ben 11 missioni all’attivo per la Poaching prevention academy, quasi una missione al mese. Gli istruttori e i counter poaching monitors Ppa si sono distinti ancora una volta per la loro grande caparbietà e volontà. L’ultima missione del 2018 si è svolta in Botswana e ha portato al fermo di 2 bracconieri inseritisi illegalmente nella riserva dove erano presenti i nostri ranger, fermo che ha portato al successivo arresto di oltre 20 persone, tutte colluse con crimini legati all’ambiente ed al bracconaggio di specie protette. Con un finale 2018 così importante non possiamo che inaugurare al meglio il 2019.

Nell’abito della presentazione di “Sulla pista degli elefanti” è stato anche illustrato il programma “Ritmo Sudafricano” con partenza il prossimo 13 agosto che attraverserà il paese “arcobaleno” facendo scoprire paesaggi dalla bellezza mozzafiato e permettendo agli ospiti di vivere direttamente e toccare con mano il mondo della savana partecipando a numerosi safari fotografici. Inoltre,  con le cifre spese per il viaggio si contribuirà certamente al mantenimento e alla salvaguardia dell’habitat di questo meraviglioso paese.