Sulle tracce di Hemingway a Lignano Sabbiadoro

Sentieri che profumano di resina, spiagge dorate, laguna selvaggia, la Lignano Sabbiadoro, località balneare italiana che ha conquistato l’animo di Ernest Hemingway. Un percorso da intraprendere sulle tracce dello scrittore, Premio Nobel per la letteratura, di cui quest’anno si celebrano i 125 anni dalla nascita.

Il passaggio di Hemingway a Lignano Sabbiadoro in Friuli Venezia Giulia fu breve, ma tanto intenso da lasciare un’impronta indelebile nella storia e nella cultura della città e nel cuore dello scrittore che in più di una sua opera citerà questo posto. Amava definire la località friulana “La Florida d’Italia” per la forte somiglianza con gli scenari del Parco Nazionale delle Everglades, la riserva di paludi in cui la vegetazione selvaggia incontra l’acqua.

Una tenera foto lo ritrae nell’atto di togliersi la sabbia dalla scarpa, una volta sceso dalla macchina sulla spiaggia dorata lignanese circondata dalla pineta, dove allora intorno non c’era nulla.

La città oggi lo omaggia con parchi, strade e con il prestigioso “Premio Hemingway”, istituito nel 1984, di cui quest’anno si festeggerà la sua 40° edizione dal 27 al 29 giugno.

Personalità poliedrica, amante delle avventure e dei viaggi. Uomo pragmatico e affascinante. Non a caso il regista Woody Allen nel film Midnight in Paris, in modo ironico, lo rappresenta come un viveur. Anche se una recente scoperta di lettere private inedite  rivela invece un Hemingway tenero e generoso.

Arrivò nella località friulana nell’aprile del 1954, mentre l’architetto Marcello D’Olivo stava realizzando la pianta a chiocciola della località di Lignano Pineta, che colpì lo scrittore per la sua visionarietà progettuale.

L’autore de “Il Vecchio e il Mare” rimase davvero affascinato dalla calma e dagli scorci regalati da questo territorio. Si recò più volte in Friuli Venezia Giulia nella sua vita. Una terra di confine che lo riporta all’esperienza della Prima Guerra Mondiale.

A rafforzare il legame con questa terra è stata anche l’amicizia con la famiglia nobile dei Kechler che lo guidò e lo accolse. L’ospitalità e la gentilezza di questi nobili del luogo permisero allo scrittore di acquisire una conoscenza approfondita del territorio in tempi molto diversi da oggi.

Hemingway rimase affascinato dalle acque di Lignano, il mare, il fiume Tagliamento e la laguna, uno dei suoi luoghi del cuore dove amava andare a caccia di anatre selvatiche tra canneti e isolotti.

Lo citò anche in “Di là dal fiume e tra gli alberi”, romanzo legato a una storia d’amore con la giovane Adriana Ivancic, la diciannovenne cugina dei Kechler.

Lignano Sabbiadoro è una destinazione ideale per una vacanza da vivere all’aria aperta. Meta perfetta per famiglie, coppie e viaggiatori in cerca di relax e divertimento. Le sue spiagge dorate sono il cuore pulsante della città e le strutture balneari lungo la costa sono ben attrezzate.

Il Parco Hemingway oggi è un’ampia area verde con sentieri ombreggiati. Una zona del Parco è dedicata al ricordo della vita dello scrittore con permanenti mostre fotografiche e scritti.

Un altro posto incantevole, meno noto, ma amato dallo scrittore è la Bilancia di Bepi.

Una palafitta da pesca immersa nel verde della laguna di Marano, alle foci del fiume Stella, con una grande rete a bilancia, che valorizza le tecniche della pesca tradizionale. Ha conservato inalterato lo stile del cottage in legno da cui si manovra la rete. Un vero e proprio piccolo angolo di pace, fuori dal mondo, ma a un passo da tutto, facilmente raggiungibile in barca. Da qui, proprio come faceva Hemingway quando andava a caccia in laguna, si può partire per esplorare i canneti, gli isolotti e le barene in canoa e kayak.

Altre attrattive simbolo del luogo sono: il Faro Rosso, per anni riferimento per tanti navigatori è situato sulla punta più a Est della località e la Terrazza a Mare, una struttura a forma di conchiglia con vista panoramica, inaugurata nel 1972.