Su proposta del ministro del Turismo Daniela Santanché, il Consiglio dei Ministri ha approvato il Piano strategico del turismo (Pst), inerente al periodo 2023-2027 delineando una politica basata su un rapporto sinergico tra Ministero, Regioni e portatori d’interesse, al fine di favorire l’incremento dell’occupazione e l’impatto sul Pil in termini strutturali.
Il documento formalizza la visione industriale del settore, basata su obiettivi, cronoprogramma e misurazione dei risultati, snodandosi lungo cinque pilastri strategici: governance, innovazione, qualità e inclusione, formazione e carriere professionali turistiche, sostenibilità.
La metodologia di realizzazione del Pst ruota intorno a tre elementi fondamentali: il ruolo delle Regioni, nell’ambito di un modello permanente e condiviso di governance e monitoraggio Stato-Regioni; il ruolo del Tourism Digital Hub, ossia la piattaforma web multicanale dedicata alla gestione integrata e unitaria di tutta l’offerta turistico-ricettiva nazionale; il ruolo della comunicazione, in un’ottica partecipativa e condivisa con i portatori d’interesse. Sarà anche attivato un sistema di ascolto dei territori per raccogliere le progettualità che provengono dalle realtà locali.
Nell’ambito della stessa seduta del Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro del Turismo, del ministro delle imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, del ministro della Giustizia Carlo Nordio, del ministro per gli Affari regionali e le autonomie Roberto Calderoli e del ministro della cultura Gennaro Sangiuliano, è stato approvato un disegno di legge che introduce una nuova disciplina della professione di guida turistica.
Il testo è finalizzato a creare un ordinamento professionale univoco delle guide turistiche, regolamentandone i principi fondamentali e definendo uno standard omogeneo dei livelli della prestazione per tutto il territorio nazionale, parimenti rafforzando il contrasto all’abusivismo.
Allo scopo, la misura prevede:
- il superamento di un esame di abilitazione nazionale come requisito per l’esercizio della professione di guida turistica, indetto dal Ministero del turismo con cadenza almeno annuale, consistente in una prova scritta, una orale e una tecnico-pratica;
- l’istituzione di un elenco nazionale delle guide turistiche, l’iscrizione al quale è condizione necessaria per svolgere l’attività di guida turistica (fatti salvi coloro i quali esercitano la professione su base temporanea e occasionale o coloro che svolgono visite straordinarie e gratuite presso siti non qualificabili come istituti e luoghi della cultura aperti al pubblico);
- l’attribuzione di uno specifico codice Ateco, da parte dell’Istat, per definire una specifica classificazione delle attività inerenti alla professione di guida turistica;
- la possibilità, per le guide turistiche, di conseguire ulteriori specializzazioni tematiche e territoriali e l’obbligo di aggiornamento professionale;
- le sanzioni da applicare in caso di esercizio abusivo della professione e di avvalimento di soggetti non iscritti nell’elenco nazionale per lo svolgimento di visite guidate.
Quanto ai flussi turistici, Daniela Santanchè ha così commentato alcuni dati resi noti da Cna Turismo e Commercio: “La recente indagine di Cna aggiunge un’altra tappa di sorpasso sul 2019: per luglio, infatti, sono previsti oltre 19 milioni di arrivi e 81 milioni di pernottamenti, per un giro d’affari di 10 miliardi di euro. Protagonisti di questo boom sono principalmente gli stranieri, con oltre 10 milioni di arrivi e 41 di pernottamenti, attratti soprattutto dalle località marittime e dalle città d’arte”.
“Sono circa 13 milioni – ha proseguito – i vacanzieri che opteranno per la ricezione tradizionale, che già nel primo quadrimestre del 2023 ha fatto registrare pernottamenti da record con un incremento del +43%, raddoppiando i numeri dei maggiori competitor, Spagna e Francia, e raggiungendo una quota di 12,7 milioni. È un segnale importante che segna il trend positivo del settore che, grazie anche al lavoro che il Ministero metterà in atto con il nuovo piano industriale, non può che consolidarsi e crescere nel tempo portando un contributo fondamentale per l’economia nazionale”.