L’Associazione italiana agenti di viaggio, Aiav, ha dato mandato a un legale affinché avvii un’azione risarcitoria in seguito al danno prodotto alla categoria dalla diffusione di notizie allarmanti rispetto al presunto contagio da Coronavirus.
L’Aiav ha, inoltre, diffidato il Codacons dal fornire ai consumatori assistenza per le cancellazioni delle prenotazioni in quanto inapplicabili facendo appello ai principi del Codice del Turismo.
“Informiamo i colleghi – si legge in una nota – che l’Aiav ha dato mandato all’avvocato Virgilio Golini penalista del Foro di Pescara, di agire con denuncia-querela nei confronti delle testate giornalistiche Il Giornale, Libero, La Repubblica, Il Giorno e Il Messaggero per i reati connessi all’aver diffuso e procurato allarme sociale con titoli di prima pagina e articoli dai contenuti ben lontani dalla verità”.
L’Aiav ritiene che buona parte delle attuali difficoltà, e dell’immagine distorta che il mondo intero oggi ha dell’Italia, “siano da attribuire alla stampa che, con un martellamento mediatico senza precedenti e sproporzionato rispetto alla reale situazione del coronavirus, ha certamente influenzato l’opinione pubblica”.
L’Aiav ha inoltre inviato formale diffida a Codacons “chiedendo l’immediata cessazione della diffusione di messaggi volti a illudere i consumatori-viaggiatori sulla possibilità di annullare qualsiasi viaggio o vacanza senza doverne pagare le conseguenti penali, adducendo quale motivazione la preoccupazione per il diffondersi del coronavirus”.
“In questi giorni – si apprende – sono state molte le agenzie che hanno lamentato il proliferare di richieste di cancellazione presentate con l’ausilio della modulistica, predisposta proprio dal Codacons, basata su articoli di legge inapplicabili a un comparto che basa le proprie regole sui principi di rispetto del viaggiatore indicati dal Codice del Turismo”.
“Questa bassa operazione di “raccolta tesserati” – si legge infine – compiuta da un’associazione che dovrebbe badare con la massima attenzione al rispetto della verità proprio nell’interesse dei suoi associati-cittadini-consumatori, sarà contrastata dall’Aiav in ogni modo”.
Della diffida è stata inviata copia per conoscenza all’Autorità Garante per la valutazione di eventuale pratica commerciale scorretta, e al Ministro di Grazia e Giustizia per le opportune valutazioni.