
“Di cosa abbiamo bisogno? Di organizzare i territori e superare l’ottica del campanile, del centimetro quadro. Dobbiamo concentrarci sul prodotto turistico, sui trasporti, sui servizi. Ci aspettiamo di fare cose diverse rispetto alla zona di comfort in cui staremmo meglio. Ma ci piacciono le sfide. Le organizzazioni? Devono vivere oltre il soldo pubblico. No a contenitori (carrozzoni ndr.) che vivono con i soldi pubblici o per giocarsi la scacchiera delle poltrone”. Con queste parole l’assessore regionale pugliese al Turismo, Gianfranco Lopane, ha dato il via, in Fiera del Levante, al percorso partecipato per lo sviluppo turistico della destinazione attraverso il progetto “Puglia Destination Go – Organizziamo il Turismo”.
E’ progetto dell’assessorato al Turismo della Regione Puglia, realizzato in partnership con Puglia Partecipa, Dipartimento turismo e cultura e AReT Pugliapromozione. Mira a sviluppare un nuovo modello organizzativo per il turismo in Puglia, con l’obiettivo di creare ambiti turistici territoriali più efficienti e una normativa dedicata alle Destination management organization (Dmo).
Attraverso un percorso partecipativo che coinvolge stakeholder chiave, come le associazioni di categoria afferenti al partenariato economico e sociale in ambito turistico, Camere di Commercio, direttori e dipendenti regionali, il progetto intende migliorare la gestione turistica regionale e locale, garantendo una crescita sostenibile e coordinata del settore. Nella due giorni che si è inaugurata oggi, 14 ottobre, sono previsti workshop, analisi e incontri per definire ruoli, competenze e strumenti a supporto delle destinazioni.
Tre i momenti focali del percorso: la due giorni del 14 e 15 ottobre per poi proseguire con una fase intermedia nella seconda metà di novembre. Uno step che prevede dieci incontri territoriali in tutte la destinazione della Puglia con il coinvolgimento anche degli stakeholder locali.
Infine, il focus finale nella prima parte del nuovo anno, orientato a far sintesi delle tappe precedenti per addivenire ad una normativa dedicata alle Dmo.
“Il lavoro di comunicazione svolto fino ad oggi ha permesso alla Puglia di affermarsi con forza sui mercati nazionali e internazionali, portando una crescita significativa del nostro turismo. Ora entriamo nella ‘fase 2’, che ha una parola chiave: organizzazione – ha evidenziato Gianfranco Lopane, assessore regionale al Turismo – Avviamo un percorso partecipato che, oltre a queste due giornate di incontri, si svilupperà nei territori con una riflessione ampia e approfondita. Discuteremo di temi fondamentali come, ad esempio, lo sviluppo dei Prodotti turistici, l’informazione e la prima accoglienza, con l’organizzazione come denominatore comune. Ma, soprattutto, ci concentreremo su un aspetto cruciale: definire chi deve fare cosa, per affrontare al meglio un mercato complesso che richiede un’offerta sempre più qualificata”.

“Dopo 20 anni di costruzione della destinazione serve una platea più ampia”, ha aggiunto l’assessore.
Quanto poi alle organizzazioni e ai contenitori che saranno generati o che si consolideranno anche grazie al confronto in Fiera del Levante, l’assessore non l’ha mandata a dire: “Le organizzazioni devono vivere oltre il soldo pubblico. No a contenitori che vivono con i soldi pubblici o per giocarsi la scacchiera delle poltrone”.
Lopane ha poi introdotto il concetto di Dmo: “Le Dmo rappresentano un modello organizzativo innovativo, volto a coordinare tutti gli attori del turismo, dalle istituzioni agli operatori privati, per costruire un’offerta integrata, capace di gestire in maniera sinergica le destinazioni pugliesi. Puntiamo a predisporre una normativa chiara che definisca il ruolo e le competenze di queste nuove organizzazioni, affinché possano operare con efficacia e contribuire in modo determinante alla competitività della Puglia del futuro”.