Turismo: la Puglia sperimenta la Banca dati strutture ricettive e passa al Cin

La Puglia sarà la prima Regione italiana a sperimentare la Banca dati nazionale delle strutture ricettive e degli immobili in locazione breve e per finalità turistica (BDSR) a partire dalle 9 di lunedì 3 giugno 2024.

Questo consentirà alla Puglia, con tre mesi di anticipo rispetto alle altre regioni d’Italia, di passare dal Cis al Cin, il codice identificativo nazionale obbligatorio per le strutture ricettive o adibite all’accoglienza turistica.

Attraverso la BDSR, con un processo semplificato grazie alla mediazione del DMS Puglia, sarà possibile richiedere il Codice identificativo nazionale (CIN) da utilizzare per la pubblicazione degli annunci e per l’esposizione all’esterno delle strutture ricettive e degli immobili in locazione breve o turistica.

La piattaforma digitale, realizzata dal Ministero del Turismo in collaborazione con le Regioni e le Province Autonome, prende il via da oggi a seguito del parere favorevole della Conferenza Stato-Regioni.

“La Regione Puglia, con investimenti in innovazione, ricerca e sviluppo nel turismo, ha saputo costruire nel tempo sistemi informatici all’avanguardia per la gestione delle informazioni degli operatori turistici. Un modello preso a riferimento dal Ministero del Turismo con cui abbiamo concordato proprio in Puglia l’avvio della fase pilota per la sperimentazione dell’interoperabilità della nostra piattaforma con la nuova Banca dati nazionale delle strutture ricettive e degli immobili in locazione breve e per finalità turistica. Questo ci gratifica per il lavoro svolto e l’impegno continuo accanto agli operatori pugliesi che dovranno effettuare il passaggio al Codice Identificativo Nazionale (CIN) ed avranno un vantaggio di circa tre mesi rispetto ad altre regioni per adempiere all’obbligo di legge, così da poter gestire in maniera più efficace eventuali criticità”, dichiara l’assessore regionale al Turismo della Regione Puglia.

COSA CAMBIA PER I PUGLIESI

Il passaggio al Codice Identificativo Nazionale (CIN) nel resto d’Italia avverrà progressivamente, da settembre e da novembre potranno partire le sanzioni. Questo significa che gli operatori turistici pugliesi avranno un vantaggio di circa tre mesi per adempiere ad un obbligo di legge, perché è in Puglia che si svolgerà on line la fase iniziale di sperimentazione.

La nuova procedura, con passaggi semplici ed intuitivi, sarà supportata come avvenuto finora dagli operatori dell’Agenzia Pugliapromozione a partire dalla prossima settimana, ma ci sarà anche un servizio da parte del Ministero. La fase di avvio sperimentale nelle Regioni interessate consente ai cittadini che lo desiderano di adeguarsi fin da ora agli obblighi correlati al CIN previsti dall’apposita disciplina, riportata all’art. 13-ter del decreto-legge n. 145/2023. Le disposizioni contenute nel decreto-legge, in ogni caso, saranno applicabili solo dopo 60 giorni dalla pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale dell’Avviso attestante l’entrata in funzione della BDSR su scala nazionale.

COSA SUCCEDE IN ITALIA

Sul sito del Ministero sarà data notizia dell’attivazione del servizio per le altre Regioni e Province Autonome, fino a raggiungere, progressivamente, l’intero territorio nazionale.

COME RICHIEDERE IL CIN

Il Destination Management System (DMS Puglia), recentemente integrato con la nuova Data Platform dell’Osservatorio Regionale del Turismo, con uno strato sottostante che permette facilmente l’interoperabilità e il trasferimento dei dati, è stato individuato come lo strumento più evoluto a livello nazionale per facilitare e abilitare la sperimentazione, prima che il decreto entri a regime.

Sono 51.000 le strutture ricettive della Puglia attualmente registrate al sistema digitale turistico-culturale della Regione Puglia, gestito dall’A.Re.T. Pugliapromozione: più di mille alberghi per 105.000 posti letto, 9.000 strutture dell’extra alberghiero (190.000 posti letto) e circa 40.000 le locazioni turistiche rilevate dal 2021 a oggi attraverso il CIS (Codice Indentificativo di Struttura), oltre a operatori di servizi turistici e culturali.

Attraverso la BDSR, con un processo semplificato grazie alla mediazione del DMS Puglia, è possibile richiedere il Codice identificativo nazionale (CIN), da utilizzare per la pubblicazione degli annunci e per l’esposizione all’esterno delle strutture ricettive e degli immobili in locazione breve o turistica

Una volta effettuato l’accesso alla piattaforma tramite identità digitale, i titolari delle strutture e i locatori di immobili possono visualizzare le strutture collegate al proprio codice fiscale, con i dati presenti e inseriti precedentemente sul DMS Puglia, integrare gli eventuali dati mancanti e ottenere il CIN.

Il processo di entrata in esercizio della BDSR si articola in due fasi: una fase sperimentale per lo sviluppo del modello di interoperabilità e una fase a regime. La sperimentazione della piattaforma inizierà con la Puglia a partire dalle ore 9:00 di lunedì 3 giugno 2024: i cittadini pugliesi, quindi, avranno tre mesi in più per adeguarsi e rispondere a quanto previsto dagli obblighi correlati al CIN previsti dall’apposita disciplina, riportata all’art. 13-ter del decreto-legge n. 145/2023, che prevede dal 1 Novembre 2024 anche la fase sanzionatoria.

Gli operatori pugliesi accederanno alla piattaforma ministeriale e troveranno tutti i dati del DMS Puglia, dovendo così completare solo con altre pochissime informazioni la registrazione alla Banca Dati nazionale. Il CIN sarà ottenuto a valle di queste informazioni previste dal Decreto. Come sempre, il Supporto tecnico del DMS Puglia e le Sedi territoriali dell’A.Re.T. Pugliapromozione saranno a disposizione per chiarire eventuali dubbi degli operatori.

La BDSR stabilisce parametri omogenei e processi standardizzati a livello nazionale e rappresenta un pilastro fondamentale per la tutela del consumatore, della concorrenza e della trasparenza del mercato, facilitando la mappatura e il monitoraggio del panorama ricettivo nazionale. In seguito, sul sito del Ministero, sarà data notizia dell’attivazione del servizio per le altre Regioni e Province Autonome, fino a raggiungere, progressivamente, l’intero territorio nazionale.

IL MINISTRO

Un grande risultato, frutto di un importante lavoro tecnico condotto e coordinato dal Ministero e portato avanti in maniera sinergica e condivisa con Regioni e Province Autonome. Dimostriamo, ancora una volta, come il gioco di squadra – centrale nella visione del dicastero e del governo – sia la chiave per raggiungere risultati importanti e concreti. Con questa piattaforma, basata sul modello di interoperabilità, dotiamo finalmente il sistema ricettivo e l’industria turistica di uno strumento di contrasto all’abusivismo e di tutela del consumatore” ha commentato il ministro del Turismo Daniela Santanchè.