Turismo, Sardegna valuta ipotesi tamponi all’imbarco

Si avvicina il 4 maggio, data in cui si entrerà nella fase2 dell’emergenza Covid19, e la Sardegna ipotizza l’introduzione dei tamponi all’imbarco per garantire spostamenti in sicurezza.

Lo anticipa l’assessore regionale i trasporti Giorgio Todde attraverso la sua pagina Facebook.

Un’ipotesi alla quale sta lavorando la Regione in queste ore, in vista della riapertura dei collegamenti con la Sardegna e l’avvio della stagione turistica – si legge – è quella di effettuare i tamponi all’imbarco. Questo garantirebbe, prima dello sbarco sull’isola, un controllo attento del flusso in arrivo, scongiurando così la possibilità ulteriore del propagarsi del Covid-19, salvaguardando la salute di tutti“.

L’ipotesi – prosegue – deve diventare concreta prima del 4 maggio, data in cui è prevista dal Governo la riapertura, si teme senza controllo, per cui è necessario agire d’anticipo sulle prescrizioni da adottare.
Resta però necessario attendere le indicazione del Governo centrale per sapere come poter tutelare anche le rotte che non rientrano nelle convenzioni di continuità territoriale“.

Il nostro impegno come Regione – conclude Todde – è quello di garantire la riapertura in sicurezza per cui siamo in costante collaborazione con gli scali isolani che quest’anno subiranno una diminuzione del flusso passeggeri, a causa delle limitazioni dei collegamenti con il resto dei paesi Europei. Alcune compagnie aeree infatti annulleranno alcune rotte che riterranno meno vantaggiose con la conseguenza di un taglio netto con i collegamenti dell’isola.
Questo sarebbe accaduto anche con i collegamenti nazionali se le compagnie non avessero avuto l’obbligo di garantire i servizi minimi previsti nel contratto di continuità territoriale, ecco perché i collegamenti con l’isola non possono essere lasciati alle dinamiche del libero mercato“.