Proseguono in autunno e in inverno gli appuntamenti in tutt’Italia de Le Città del Miele per scoprire varietà di eccellenza del nettare così caro agli dei dell’Olimpo. Un prodotto sempre più prezioso a causa dei danni dovuti al freddo anomalo e alla siccità che ha colpito tanti alveari in questi ultimi anni.
Da un’analisi della Coldiretti svolta dall’Osservatorio Miele in occasione della giornata mondiale delle api è emerso che l’Italia ha perso quasi l’80% dei suoi mieli a causa del cambiamento climatico. Per questo acquistano sempre più valore i territori e gli antichi borghi in cui si producono diversi tipi di miele. Un’esperienza che può essere una gita fuori porta o un fine settimana alla scoperta di un’antica tradizione, quasi ancestrale, ricca di arte e cultura. Una vasta scelta di 60 tipi diversi di miele che si possono degustare e acquistare. Si passa dai mieli di montagna, come quello di rododendro, al miele di girasole tipico del Centro Italia, per arrivare al Sud con i mieli di arancio, zagara e di eucalipto, tipici della Sicilia. La punta di diamante si trova in Sardegna, il miele di corbezzolo, una prelibatezza pregiata. Le Città del miele è la rete dei territori che danno origine e identità ai mieli italiani. Fin dalla sua nascita nel 2001, collabora a livello regionale e provinciale con il mondo dell’apicoltura sviluppando un’agenda nazionale di eventi promossi e sostenuti dalle città associate. Un impegno che, nell’arco di vent’anni, è stato fondamentale per la conoscenza dei mieli e che ha consentito a più di 5 milioni e mezzo di consumatori di conoscere, degustare e scoprire la qualità e la diversità dei numerosi e diversi mieli italiani.
Il miele porta in sé il lavoro laborioso delle api, la conoscenza dei fiori, l’impollinazione, fondamentale per un equilibrio sempre più fragile che scandisce la nostra esistenza. Il miele nelle sue varianti e nella sua raffinata applicazione in bevande, nella pasticceria e in tante ricette da gustare. Utilizzato non solo nell’alimentazione ma anche per rallentare e alleviare malanni di stagione.
Il miele come bussola di conoscenza, si articola in un ricco calendario suddiviso per regione:
PIEMONTE
Fiera Regionale del Miele – Marentino (Torino) 23-24 settembre
Giunge quest’anno alla 22sima edizione la Fiera Regionale del Miele, importante appuntamento con i mieli del territorio piemontese. Nelle piccole piazze e lungo le vie della Città dei rebus si incontrano le varie tipologie di miele locale, tra cui tarassaco, acacia, castagno e millefiori: previsti circa 130 piccoli produttori di miele e prodotti regionali tipici e genuini. Molte le iniziative, degustazioni e abbinamenti culinari
organizzati per festeggiare e consumare sul posto i vari prodotti.
Marentino è famosa per essere la Città dei Rebus; infatti dal 2005, alcuni tra i migliori muralisti italiani e internazionali hanno disegnato sulle pareti delle abitazioni una serie di rebus che richiamano le risorse tipiche del territorio, un’attività che prosegue ancora adesso.
Sulla tavola il miele di castagno si gusta con i formaggi delicati a pasta molle ma è ottimo anche con formaggi stagionati che ne esaltano le note amare.
Il miele di tarassaco di Marentino ha vinto nel 2022 il premio Il Miele del Sindaco, che Le Città del Miele assegnano ogni anno a quel miele che più di altri esprime il suo territorio di origine. Dal sapore delicato, esprime il meglio di aroma e gusto se spalmato su una fetta di pane caldo o su una sottile fettina di lardo.
Fiera Ferrere Miele – Ferrere (Asti) 14-15 ottobre
Valorizzare le produzioni tipiche regionali è l’obiettivo di questa fiera che si svolge tra le vie della cittadina con fulcro in piazza del Municipio, tra produttori di miele e di prodotti tipici come il Salame Cotto Monferrato e le nocciole. Qui si svolge un importante concorso regionale, Ferrere Miele, dove vengono selezionati i migliori mieli piemontesi, che si possono naturalmente assaggiare. Nel corso dell’evento si
svolgono raduni di auto e moto storiche e attività legate ai mieli per i bambini. Una curiosità: Ferrere vanta il primato nell’Astigiano per il più elevato rapporto fra abitanti e numero di alveari. Acacia, millefiori e castagno sono tra i mieli più diffusi.
Ferrere condivide con Roma la caratteristica di sorgere su sette colli, su uno dei quali si trova un belvedere con vista sul Monferrato e con una Big Bench gialla e fucsia. Fulcro del paese è il Castelvecchio, un tempo proprietà dei Signori Garretti e oggi sede del municipio, della biblioteca e della scuola. A dicembre 2022 è stato inaugurato un monumento dedicato a Rita Levi-Montalcini, premio Nobel per la Medicina nel 1986.
Una delle eccellenze della zona è la carne. Tra le ricette, il medaglione di manzo glassato marinato nel miele di castagno, succo di mele, anice stellato, cannella e aglio prima della cottura in padella.
SICILIA
Sagra del Miele – Sortino (Siracusa) 6-8 ottobre
Appuntamento storico del miele siciliano: oltre ad assaggiare i prodotti degli apicoltori della zona, come i mieli di timo, eucalipto, zagara e naturalmente millefiori, questa sagra è un’occasione per provare tantissime prelibatezze: dai sanfurricchi, le caramelle più antiche del mondo, la cui preparazione si tramanda da secoli di generazione in generazione, lo Spiritu de’ Fascitrari, un distillato degli apicoltori al quale si aggiunge un decotto di miele e di aromi, le sfingi, le palline fritte e passate nello zucchero, fino al famoso pizzolo sortinese, una pizza farcita anche in versione dolce, con ricotta e miele. E mostre, esposizioni, spettacoli e tanta musica.
Prelibatezze per il palato immerse nel barocco siciliano di una cittadina, le cui vicende sono legate alla nobile famiglia dei Moncada e successivamente agli eredi di Modica. Nelle vicinanze, la necropoli rupestre di Pantalica, oltre 5000 grotte scavate da ominidi, forse già dai primi uomini di Neanderthal.
Il miele da zagara di arancio, dal colore chiaro e dal gusto fresco, ha effetti rilassanti e si usa per contrastare ansia e insonnia. Si consiglia l’abbinamento con formaggi freschi come scamorza, caciocavallo e mozzarella.
Ottobrata – Zafferana Etnea (Catania) – Tutte le domeniche di ottobre
Giunta alla 43sima edizione, l’Ottobrata Zafferanese è uno degli eventi gastronomici più importanti del Sud Italia. Questa mostra-mercato famosa in tutto il mondo è molto amata dai catanesi e non soltanto. È suddivisa in più sagre che si svolgono durante i fine settimana: dell’uva, dei funghi, delle castagne e, naturalmente, del miele tipico della zona tra cui spiccano quelli di zagara, arancio, castagno, eucalipto, limone, fico d’india e millefiori. L’edizione di quest’anno volge lo sguardo al mondo green con un’area dedicata al gluten free e con stoviglie monouso biodegradabili al 100%. Non mancano chef che deliziano i visitatori con degustazioni e ricette creative, anche a base di miele.
Il patrimonio territoriale della città di Zafferana Etnea è molto vasto, con incredibili monumenti architettonici che si trovano nel centro storico, fino a estendersi in un ampio paesaggio che arriva fino al cratere principale dell’Etna, raggiungibile attraverso vari sentieri nei boschi.
Il miele di fico d’India, tipico della Sicilia, dal colore chiaro e dal sapore estremamente
dolce, si abbina a formaggi dal sapore molto intenso e stagionati.
VALLE D’AOSTA
Sagra del Miele – Châtillon (Aosta) 28-29 ottobre
L’ultima domenica di ottobre, Châtillon diventa capitale del miele e le vie del borgo ospitano produttori locali di Miel du Val d’Aoste, che espongono sulle bancarelle i loro prodotti. Non mancano dolciumi e altre prelibatezze realizzate con l’oro giallo e in questi giorni si svolge la premiazione del concorso regionale dedicato ai mieli valdostani, che vede in gara miele millefiori chiaro e scuro, di rododendro, di tiglio, di
tarassaco e di castagno. Nell’ex Hotel Londres, nei pressi del municipio, si trova il Museo del Miele che racconta la storia dell’apicoltura valdostana attraverso le attrezzature utilizzate.
Sicuramente nei tempi antichi Châtillon era uno dei borghi più importanti della regione. Lo testimonia la presenza di numerosi castelli e torri, come il Castello Gamba, dei primi anni del ‘900 che ospita il museo di arte moderna contemporanea.
Il millefiori di montagna, molto utile per l’apparato digerente, viene impiegato in diverse ricette, anche per preparare un ottimo sugo per la pasta, con pomodori secchi, mandorle tostate e capperi.
FRIULI VENEZIA GIULIA
I mieli di Alpe Adria – Sacile (Pordenone) 7-8 ottobre
Terza edizione per I Mieli di Alpe Adria, con tanti espositori provenienti dai consorzi provinciali degli apicoltori di Pordenone, Udine, Gorizia e Trieste. Nel corso della due giorni, anche mini corsi per piccoli apicoltori e incontri a tema miele e dintorni. Acacia, castagno, millefiori e marasca sono alcuni dei mieli che si trovano in quest’area.
Sacile, bagnata dal fiume Livenza, è soprannominata “il Giardino della Serenissima”, per le sue atmosfere veneziane. I suoi numerosi palazzi cinquecenteschi la rendono una città rinascimentale per eccellenza. Sontuoso il Duomo di San Nicolò, patrono della città e della navigazione fluviale.
Il miele di marasca è tipico dell’area del Carso triestino. Il suo gusto è molto particolare
perché amarognolo con aroma di mandorle, dal colore ambrato e riflessi rossastri. Si abbina bene ai formaggi di capra e agli erborinati.
VENETO
I Giorni del Miele – Fiera Nazionale – Lazise (Verona) 6-8 ottobre
Tra le manifestazioni storiche più significative del miele italiano, dopo quella di Montalcino, I Giorni del Miele giunge quest’anno alla 43sima edizione. In un’incantevole posizione sul Lago di Garda, la fiera propone in 2400 metri quadrati di area espositiva, mieli provenienti da tutto il territorio locale, nazionale e anche dall’estero come quelli di rododendro, tarassaco, tiglio e castagno e naturalmente macchine e attrezzature dedicate, editoria di settore. Previsti anche laboratori didattici, mostre fotografiche, incontri e anche premi a mieli regionali e nazionali. Nel 2001 questa fiera ha dato vita all’associazione Le Città del Miele.
Una passeggiata sul lungolago, considerata una delle più belle di tutto il Garda, con
fotografie obbligatorie nel caratteristico porticciolo. Edificio simbolo è l’Antica Dogana Veneta, monumentale costruzione del Trecento.
Il miele di tiglio, dal colore chiaro e dorato e dal sapore dolce, per la sua consistenza molto fluida è perfetto per dolcificare tisane, tè e altre bevande.
Festa del Miele e dell’Agricoltura – Limana (Belluno) – 13-15 ottobre
Uno degli eventi più attesi dell’autunno bellunese dove il primo “balcone sulle Dolomiti” ospita, da oltre dieci anni, la Festa del Miele e dell’Agricoltura nel centro della cittadina di Limana: bancarelle con i prodotti locali tra cui il miele, la propoli e la lavorazione della cera, accolgono i visitatori. In programma anche convegni e appuntamenti enogastronomici per meglio apprezzare le eccellenze del territorio.
Durante la manifestazione si svolge anche la consegna del Premio Limana Paese del Miele, il concorso per valutare e premiare i migliori mieli dell’ anno prodotti e confezionati nella Provincia di Belluno. Tra le tipologie di mieli, rododendro, castagno, tiglio, acacia e tarassaco.
Limana, sulle sponde del Piave, è una cittadina d’ arte e di cultura, resa famosa da Dino
Buzzati che amava passeggiare e trascorrere il suo tempo in Valmorel, tra chiese e resti di antichi villaggi sullo sfondo di una natura rigogliosa. Al centro del paese merita una vista la Chiesa parrocchiale di San Valentino, dove sono conservate le spoglie del santo.
Il miele, da incolore a giallo paglierino chiaro allo stato liquido, ha un sapore dolce e fine. Si abbina a formaggi della tradizione delle Dolomiti Bellunesi, come il Malga Bellunese o il Cesio.
MARCHE
Festa del Miele – Belforte all’Isauro (Pesaro) 7-8 ottobre
Belforte all’Isauro viene definito il paese dei sapori autunnali, celebrati durante questo evento dedicato a miele ma anche a funghi e tartufi, alcuni tra i prodotti tipici che si raccolgono in questa stagione. Un modo per assaporare i profumi e i sapori della tradizione e di una cucina unica tramandata da intere generazioni e che si può riscoprire tra le strade di questa cittadina, ma anche nei ristoranti e trattorie che per l’occasione
servono piatti tipici stagionali. Durante la sagra si possono assaggiare marmellate e pane con miele tipico del territorio, come quello di millefiori, acacia, castagno, le melate di bosco, biscotti all’anice, il bostrengo, tipico dolce rustico marchigiano, torte fatte in casa. Non mancano balli popolari, stand di artigianato e
anche esposizioni di lavori sulle api realizzati dai più piccoli.
Il Castello che nei secoli subì diversi rifacimenti, donato poi nel 1874 al comune di
Belforte all’Isauro, la chiesa di San Lorenzo nel centro storico che custodisce tele di scuola baroccesca del XVII secolo e un crocefisso venerato come miracoloso.
Il miele è antibiotico naturale, il miele di acacia di colore giallo, dolce ma con retrogusto leggermente amarognolo, è ottimo se abbinato a formaggi come il gorgonzola o il roquefort.
Mielemente – Montelupone (Macerata) 8-10 dicembre
La più antica manifestazione degli apicoltori marchigiani, con oltre quarant’anni di storia alle spalle. APIMARCHE si rinnova: Mielemente si svolgerà in dicembre, a ridosso delle feste natalizie, e sarà il primo mercatino di Natale interamente dedicato al miele e ai prodotti derivati. Un appuntamento che evidenzierà il grande patrimonio apistico della regione, con un programma intenso di attività e che metterà ancora di più al centro gli apicoltori come i veri protagonisti. Nel borgo cittadino l’esposizione dei mieli legati alle fioriture tipiche delle Marche, tra i quali spicca il millefiori ma anche acacia, castagno, girasole, ginestrino, lupinella e varie melate. Dallo scorso dicembre, Montelupone ha assunto la presidenza nazionale de Le Città del Miele.
Montelupone fa parte de I Borghi più belli d’Italia e vanta la Bandiera Arancione. Il centro storico è racchiuso da mura con quattro porte d’ingresso e originale pavimentazione in pietra. Tra le vie del borgo, superbi palazzi nobiliari e chiese come quella di San Francesco, eretta nella seconda metà del Duecento e poi rivista in epoca tardo barocca.
Montelupone è anche presidio slow food per il carciofo: tra le ricette tipiche, la tisana al carciofo di Montelupone, che si può addolcire con un miele tipico locale come quello di lupinella, dal sapore delicato.
UMBRIA
Mielinumbria – Foligno (Perugia) 5-6 novembre
Tutta la dolcezza del miele umbro e dei prodotti dell’alveare in questa mostra mercato tra le più importanti in Italia, che si svolge nella suggestiva cornice di Palazzo Trinci. In programma anche degustazioni guidate, show cooking, convegni sull’apicoltura, laboratori per i bambini per imparare a fare le candele in cera e conoscere meglio il mondo delle api. Non manca anche una sezione per gli addetti ai lavori con forum e
convegni per approfondire le tematiche legate al miele e al mondo delle api. Acacia, millefiori e castagno i mieli più diffusi in regione.
Pregevole il centro storico che conserva edifici religiosi e palazzi di grande pregio,
partendo da Piazza della Repubblica, centro della vita sociale già dal Medioevo, con palazzo Trinci, oggi Museo della Città, il Duomo di san Feliciano e palazzo Orfini, dove nel 1472 venne stampata la prima edizione della Divina Commedia.
Le castagnole sono un dolce tipico del periodo di Carnevale: dei soffici bignè fritti cosparsi di miele all’acacia.
ABRUZZO
Regina di Miele – Tornareccio (Chieti) 23-24 settembre
La più importante manifestazione apistica abruzzese, Regina di Miele, coinvolge tutto il centro storico di questa incantevole cittadina: stand, degustazioni di miele e dei suoi derivati, visite guidate, concerti e incontri di approfondimento dei mieli territoriali. Una due giorni che ruota tutto intorno a un prodotto di eccellenza, mettendo in risalto anche questo territorio così ricco di tradizioni, arte e storia. Opportunità per gustare il millefiori di montagna, la sulla, la lupinella, il girasole, la santoreggia, l’acacia.
Caratteristico borgo dalle origini molto antiche, Tornareccio è ricco di chiese ma la più significativa è quella della Madonna del Carmine con i sotterranei. Nei dintorni sul Monte Pallano, ci sono i resti delle mura megalitiche del V-IV secolo a.C.
Il miele di Sulla è ottimo se utilizzato per preparare dolci e per dolcificare bevande e tisane.
Per maggiori informazioni sugli eventi delle Città del Miele: https://www.cittadelmiele.it/eventi/