E’ stato diffuso il protocollo nazionale per l’accoglienza sicura in hotel; non ancora chiaro se nella sua versione definitiva e che di certo recepito anche all’interno delle strutture extra alberghiere.
Un decalogo composto da 29 pagine che dispone le nuove regole per l’accoglienza, per la somministrazione di alimenti e bevande nel post Covid19, indicando la prassi per la pulizia delle stanze e degli ambienti in comune; oltre a suggerire di formare in modo adeguato il personale delle strutture ricettive affinché recepiscano i contenuti del protocollo.
Tra i punti che rappresentano delle vere e proprie novità vi è la promozione del self check in e del self check out, chiedendo agli ospiti i documenti di riconoscimento in anticipo, via email, per limitare i contatti. Contatti che dovranno essere limitati per tutta la durata del soggiorno, pur garantendo sempre un’accoglienza cordiale, anche durante il passaggio delle chiavi per l’accesso nelle stanze ecc.
Ovviamente il rispetto della distanza sociale, l’uso di guanti e mascherine, dispenser di gel disinfettanti, caratterizzeranno tutta la stagione stiva e il look del personale della struttura ricettiva. Dovrà essere limitato al massimo anche il contatto con gli oggetti degli ospiti e, per esempio, per la movimentazione dei bagagli dovrà essere impiegato l’uso dei guanti.
E veniamo alla pulizia delle stanze: è facoltà dell’ospite richiedere che durante il soggiorno il personale addetto alle pulizie non faccia ingresso in camera.
Riguardo alla pulizia quotidiana, “è effettuata secondo la prassi in uso in azienda, impiegando detergenti adeguati alle diverse tipologie di materiale trattato, nel rispetto delle indicazioni di utilizzo fornite dai produttori”. E’ consigliato eliminare dalle stanze oggetti, runner e cuscini superflui per garantire ulteriore igiene e semplificare la prassi di pulizia.
Tradotto in altre parole, sarà privilegiato l’uso di cloro, presente nella comune candeggina, e alcol. Oltre alla pulizia di routine, la camera dovrà essere sanificata a ogni cambio d’ospite con prassi ancora più incisive e dettagliate. A riguardo, il protocollo contiene indicazioni anche rispetto alle procedure di pulizia dei frigo bar e agli eventuali contenuti. La biancheria da letto, tendaggi e altri materiali in tessuto, dovranno essere sottoposti a cicli di lavaggio a 90 gradi e detergente.
Permane il divieto di assembramento quindi anche le aree della colazione, pranzo o cena, dovranno tenere conto del rispetto della distanza sociale.
Bisognerà porre grande attenzione anche ai buffet e alla pulizia di tutto ciò che sarà posto sul tavolo, dal cibo, alle posate, al tovagliato.
Per quanto riguarda i menu e la colazione si può optare per il breakfast o lunch box per evitare quanto più possibile il contatto. Zucchero, salse, ecc, sono da servire in bustine monodose. Gli eventuali alimenti esposti nel buffet dovranno essere protetti in modo adeguato. Pinze cucchiai e mestoli sono da cambiare di frequente.
Il personale, infine, dovrà sottoscrivere una dichiarazione in cui conferma di avere ricevuto tutti i dispositivi di protezione personale per evitare il contagio: mascherine, guanti, copricapo, grembiuli, scarpe adatte alla sanificazione ecc.
Il protocollo è stato proposto dall’Associazione Italiana Confindustria Alberghi, Federalberghi e Assohotel, redatto con la supervisione del professor Pierluigi Vitale dell’Università di Bologna.