Visitare New York in tre giorni, una guida utile

Una guida ragionata per risparmiare tempo e denaro se a Ny si è solo di passaggio, ma anche consigli per cominciare a scoprire la città che non dorme mai

Quante volte hai sognato di andare a New York? Beh, come si dice? Mal comune, mezzo gaudio. Un viaggio a New York rappresenta per molti un sogno realizzato: New York è bellissima. E’ bella da girare in taxi, a piedi, in auto, in metro, in bus. E’ una bella donna che ami con pregi e difetti.

Si potrebbe tornare due, tre, dieci volte a Ny e ci sarebbe sempre qualcosa di nuovo da scoprire; non fosse altro che per le mostre nei musei che cambiano di continuo o gli spettacoli a Broadway. Ma procediamo con ordine.

DA VEDERE:

Il ponte di Brooklyn (non sottovalutare la deliziosa la passeggiata che offre l’opportunità di fare splendide fotografie)

Il Rockefeller Center (che suggeriamo per vedere e fotografare Ny dall’alto).

L’Empire State Building (è quello che si vede nel film King Kong. E’ sicuramente più alto, ma meno emozionante e, in ogni caso, o andate sul Rockfeller o sull’Empire. Farli entrambi è dispendioso ed è una perdita di tempo)

St. Patrick’s Cathedral (sulla 5th Ave)

La Grand Central Terminal (la stazione ferroviaria di Ny)

Il Museum of Modern Art (Moma in una perpendicolare alla 5th Ave)

Il Guggenheim Museum

Il Metropolitan Museum of Art

Central Park

Harlem/Chelsea/Soho

 

VALIGIA E SOPRAVVIVENZA:

Fare assicurazione sanitaria prima della partenza. E’ FONDAMENTALE!

Porta scarpe comodissime, meglio se aperte se visiti New York d’estate

D’estate porta SEMPRE con te una giacca o felpa leggera per evitare di morire congelati nei negozi, nei musei o sui mezzi di trasporto; tutti con aria condizionata molto bassa. D’inverno, vestitevi a cipolla.

Toilette: approfitta delle restroom dei musei o dei grandi magazzini perché sono le più pulite

Prima di partire, studia per bene la cartina di NY, per capire come orientarti tra Uptown, Downtown, Midtown (quest’ultima è dove con molta probabilità alloggerai) East e West. Leggi con attenzione anche la guida; servirà per risparmiare tempo

IMPORTANTISSIMO:  Se fai acquisti, abbigliamento e non solo, stacca le etichette e lascia gli imballi in hotel o rischi di pagare le tasse doganali in aeroporto.

NEW YORK

Il fascino di New York comincia a mostrarsi lungo la strada e, in particolare, subito dopo i tunnel che collegano il New Jersey alla città di Ny.

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New York

Per visitare bene e a fondo non bastano mesi. Quindi, conviene farsi un programma delle “priorità”, prima della partenza, a seconda dei propri interessi. La guida del Touring “New York Cartoville” è utile soprattutto se ci si ferma in città per poco tempo.  Ny è suddivisa in zone e aiuta a fare il programma quotidiano della visita alla città. Ottima anche la guida della Lonely Planet ed esiste una versione più piccola per chi a NY soggiorna per pochi giorni.

A ogni modo, appena atterrati conviene subito acquistare le tessere sconto per l’ingresso nei vari punti di attrazione della città nei box di informazioni turistiche. Tessere che trovi in aeroporto. Su tutti, conviene acquistare il City pass, che evita le code d’ingresso ai musei e non solo, e la MetroCard per i trasporti gomma/metro a NY.

Potrebbe, invece, convenire prendere il taxi (risparmi tempo) da e per l’aeroporto. I costi dal Jfk oscillano tra i 70 e gli 80 dollari con gli yellow cab, i famosi taxi gialli, attorno ai 90 dollari se si atterra a Newark. Verifica se il tuo hotel dispone di servizio navetta da e per gli aeroporti e approfittane. Soprattutto cerca un volo che atterri a Ny nel primo pomeriggio per cominciare a godere della bellezza della città da subito.

APPENA ARRIVATI

Per contenere gli effetti del jet lag, conviene dormire in aereo. Sembra inutile, ma non lo è, prima della partenza procurati dei sostegni per la testa per assicurati un riposo ottimale. Quei cuscini da viaggio, a mo’ di ciambella, il cui costo si aggira attorno ai 15 euro (benedetti). Una volta giunti, non andare a letto e comincia a girare per la città. Alloggiando in centro, (meglio se nell’area compresa tra la 37ma e 50ma strada), si potrà subito visitare la Grand Central Terminal: la stazione dei treni di NY. Occupa gli isolati compresi tra la 42ma e la 44ma st. Bellissimo il market degli alimentari entrando dalla Lexington, la grande sala centrale, e la parte sottostante piena di punti ristoro.

Poco distante, sulla 5th Ave, l’affascinante New York Public Library ti attende. E’ uno dei luoghi più fotografati e ripresi da produzioni televisive e cinematografiche. Alle sue spalle, vale la pena fare una passeggiata, o leggere un libro o un quotidiano a disposizione di tutti, nel deliziosissimo Bryant Park (il mio parco del cuore a Ny). Qui organizzano concerti gratuiti e rassegne cinematografiche durante tutto il periodo estivo. Lasciando il parco, a circa due isolati, c’è il colorato mondo di Time Square, ma poco distante anche l’Empire State Building e bellissimo palazzo Chrysler. Time Square è uno degli scorci più conosciuti di NY, ma è anche quello più turistico e pacchiano. Qui, però, non si può prescindere da una sosta all’Hard Rock Cafè o al negozio Levi’s per acquistare un paio di jeans soprattutto nel periodo dei saldi (per lo shopping suggerisco i negozi a Soho e qualcuno sulla 5th).

Se sei sopravvissut* alla stanchezza, continua a passeggiare nei dintorni. Altrimenti subito a nanna.

I GIORNO

Il sistema di trasporti pubblico di Ny è spaventosamente puntuale. Se rimani a NY una settimana, il consiglio è partire dalla parte a Sud di Manhattan per circumnavigare attorno alla Statua della Libertà o visitare Ellis Island dove c’è il museo degli immigrati, il Financial District e Groung Zero (ex Due Torri). Ma se la tua sosta si limita a meno di quattro giorni, dalla Madison Ave prendi i bus (M1 ed M3 e scendi all’altezza dell’89st oppure prendi la linea verde della Metro in direzione Uptown) che salgono in direzione del Guggenheim Museum, del Metropolitan Museum of Art (tutto sulla 5t Ave) e di Central Park. Questo è proprio l’ordine da seguire. Visita il Guggenheim, poi il Metropolitan (impossibile da vedere per intero quindi, piantina alla mano del museo sceglie i piani con le opere che ti interessano di più) e approfitta della vicinanza di Central Park per fare la sosta pranzo. L’ingresso al parco nei pressi dell’Apple Store è delizioso. Ma anche quello di fronte al Metropolitan non è da prendere in considerazione e ti porta al più grande dei tre laghi all’interno.

Dopo la pausa pranzo (prova gli hot dog venduti per strada che fanno tanto NY) non fare l’eroe: avendo preso la MetroCard, risparmia le gambe e con il primo bus di passaggio scendi sino all’Apple Store, sempre sulla 5th, e visita la vicina gioielleria Tiffany (chiude alle 18). Fare anche un giro da Abercrombie ci sta: griffe giovane di fronte a Tiffany. Ci arrivi a occhi chiusi guidat* dal profumo di cui ormai sono intrise anche le mura del noto store di abbigliamento

Dopo questo giro sarai cott*, pausa lunga in hotel e cena fuori se hai ancora energie.

II GIORNO

Ricomincia il giro dalla 5h con la visita al Moma (sulla 53rd perpendicolare alla 5th. Anche qui, con piantina alla mano, scegli le aree a seconda dei tuoi interessi). Finito il giro al museo, vai di corsa alla vicina St. Patrick’s Cathedral (sulla 5th Ave) e poi al Rockefeller Center (è quel posto dove fanno il grande albero di Natale, talvolta organizzano concerti e allestiscono d’inverno la pista da pattinaggio). Al “Top of the rock”, il punto più alto del palazzo, cerca di salirci al tramonto soprattutto se il cielo è terso: farai magnifiche fotografie di NY dall’alto. Ma facciamo finta che al Rockfeller sia arrivat* nel primo pomeriggio: dopo le foto del panorama, di corsa con bus o metro (linea verde direzione Downtown) nel Financial District per una sosta davanti al palazzo dove ha sede la Borsa, Wall Street, e dove c’erano le due Torri. Qui, se hai tempo, visita la Freedom Tower e fai una montagna di foto dal “One World Observatory At The Top”; sesto grattacielo più alto al mondo. 

Nel Financial District fai una sosta nella Pearl St: è una stradina piena di locali. Ti consiglio la Fraunces Taver al 54 di Pearl St: ottimo il caffè espresso (Illy) e le insalatone. Da vedere anche la Trinity Church sulla Broadway. A proposito: sono molti i turisti che non avendo tempo a disposizione scelgono proprio di partire dalla lunghissima Broadway per scoprire NY. In ogni caso, sulla Broadway cerca di fare una sosta per ammirare il Flatiron Building, il palazzo a forma di ferro da stiro è altezza dell’intersezione con la 23st.
Una possibilità è quella di girare Ny con il bus a due piani (prendi quello rosso e non il blu). Fa sosta in ogni punto di interesse e si riesce ad avere una bella panoramica d’insieme della città. Ma a piedi è un’altra cosa.

NB: la linea verde della Metro è composta dai numeri 4/5 e 6. Per scendere a Wall Street si prende la 6, ma si cambia treno alla stazione di Brooklyn.

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New York, Brooklyn Bridge

E qui, in realtà, potresti decidere di fare prima la passeggiata sul ponte e poi scendere a piedi, o di nuovo con la Metro, a Wall Street. Se sei giovane o ti senti tale, vai a Williamsburg, quartiere di Brooklyn. Concediti un drink nei bar degli hipsters.

A NY il segreto per sopravvivere alla fatica è quello di fare lunghe pause ristoratrici su panchine, nei musei o nei parchi. Una volta giunti alla punta estrema di Downtown fai una pausa a Battery Park, il luogo da cui partono i traghetti per la Statua della Libertà (se non hai tempo evita di scendere sull’isolotto per visitarla. Occhio: non fanno più salire in cima e per fotografarla viene bene anche dal traghetto). Ad Ellis Island c’è il museo degli immigrati: Ellis Island Imigration Museum. Qui fu registrato l’arrivo di ben 15 milioni di persone, molte delle quali italiane.

III GIORNO

Molti turisti rinunciano a visitare il cuore di Ny, quartieri in forte crescita: Soho, Chelsey, Nolita, perdendo tanto tempo a Chinatown o a Little Italy (quest’ultima ormai ridotta a una stradina con ristoranti italiani di pessima qualità). Soho, Nolita, ma soprattutto Chelsey vanno visitati.

Per gli amanti dell’arte moderna o della fotografia la visita a Chelsey è d’obbligo. Ci sono strade e strade piene di proposte di ogni tipo. E se ci capiti di giovedì o venerdì pomeriggio ricorda che sono i giorni delle inaugurazioni delle nuove mostre. E’ usanza offrire formaggio e vino ai visitatori. Mischiarsi agli “indigeni” è una sensazione che fa sentire NY una città ancora più familiare. A Chelsey, inoltre, fai assolutamente una passeggiata sulla High Line: un tratto abbandonato della ferrovia sopraelevata. E’ stato ristrutturato ed è bellissimo. Incantevole anche il panorama. Sempre a Chelsey visita assolutamente il Chelsey Market, al 75 della Ninth Ave all’altezza della 15 St. Era una vecchia fabbrica di biscotti. Ora ospita boutique, locali e negozietti.

Soho è il quartiere delle boutique giovanili, e non solo. Da vedere anche Nolita che nasce dalla fusione tra Soho e Little Italy.

Infine, non privarti della visita ad Harlem: un must. Da Time Square, o anche da Downtown, prendi la linea rossa numero 2 o 3. Sali sino alla fermata della 135 st per visitare l’Abyssian Baptist Church (132 Odell Clark Pl tra la Adam Clayton Powell e la Malcom X Blvd tel 212-862-7474/ www.abyssinian.org). La chiesa è molto bella e il coro gospel è uno dei più famosi in città. Le funzioni si celebrano la domenica alle 9 o alle 11, talvolta il pomeriggio del mercoledì o giovedì (informati sul posto e magari chiedi all’hotel di farlo per te). L’esperienza della funzione e della musica gospel è una delle più emozionanti da fare a NY. Poi scendi a piedi alla mitica 125st.

Harlem, Apollo Theatre

Qui troverai l’Apollo Theater, dove hanno suonato tutti i grandi della musica nera, e lo Studio Museum in Harem, un piccolo museo dedicato all’arte afro-americana.

Approfitta della numerosa presenza di venditori di cd per strada: hanno musica da sballo, per lo più classici della musica nera e compilation “old school”. Ne potrai ascoltare a dozzine, ma per lo più li sentirai suonare a ogni angolo e potrà capitare di vedere qualcuno ballare, in maniera strepitosa, i classici della musica nera dance, rap o hip hop.

DOVE DORMIRE

A Ny c’è l’imbarazzo della scelta. I più centrali sono molto costosi, ma se si ha intenzione di organizzare da soli volo e soggiorno, il consiglio è quello di cominciare con l’acquisto del biglietto aereo e, subito dopo, fare una prima scrematura degli alberghi e seguite l’andamento tariffario sulle Ota: on line travel agency. Scegli gli hotel quanto più vicini alle fermate della metro o lungo le strade principali che attraversano Manhattan. E davvero: vale la pena impegnarsi a studiare la cartina di Manhattan perché è tutto lavoro che ti farà risparmiare tempo una volta giunti in città.

A Ny può convenire stare in appartamento o in residence. Di solito mettono a disposizione la cucina che rappresenta un grande risparmio perché i ristoranti risultano cari per noi italiani. Però ci sono dei self service dove è possibile acquistare le pietanze a peso; sono un po’ ovunque basta guardarsi attorno.

Visitare NY in tre giorni è impegnativo, ma con un pizzico di buona volontà, si riesce. Il nostro consiglio è quello di viverla appieno perdendosi tra quartieri e strade sconosciute alle guide cartacee. Un modo per dire veramente “sono stato a Ny”.
New York non dorme mai e te ne renderai subito conto. E se Lei non dorme mai, fallo anche tu. Perché la prima volta a Ny rimanga davvero memorabile.

Parco della Vigna